Riceviamo e pubblichiamo - Vogliamo portate all’attenzione degli organi amministrativi e dell’opinione pubblica, quanto secondo noi rusulta evidente sulla recente approvazione, da parte della Regione Lazio, della riserva naturale dell’Arcionello.

Ovviamente esprimiamo la nostra soddisfazione in quanto la creazione di un parco naturale, praticamente al centro di Viterbo, è un segno di civiltà e sensibilità ambientale importante da cui tutta la città potrà in futuro trarne benefici.

Non possiamo però sorvolare sul problema riguardante l’area della ex Cava Anselmi, attualmente di proprietà privata, compresa in un territorio di circa 27 ettari, che rimarrà esclusa dal parco naturale, cosa questa secondo noi molto grave perché l’area in questione è importante sia dal punto di vista naturalistico, sia dal punto di vista strategico per il suo posizionamento e per le strutture già in essere che, con opportuni interventi, possono essere sfruttate per realizzare uffici, sale conferenze e studi, un museo e quant’altro.

L’esclusione di tale area rischia di portare ad un risultato molto scarso rispetto alle aspettative che noi tutti abbiamo sulla riserva naturale dell’Arcionello, infatti ci potremmo ritrovare un’area che non può essere utilizzata dalla popolazione di Viterbo e provincia e che andrà a generare soltanto costi e magari con il rischio di diventare un ulteriore spreco.

Sollecitiamo pertano un intervento degli organi amministrativi provinciali e comunali in questa direzione, per tentare di trovare un accordo con le parti interessante affinchè la riserva naturale dell’Arcionello non resti solo sulla carta. A tale scopo chideremo un incontro in provincia per ribadire in via ufficiale la nostra posizione.

Fare Verde
Roberto Tomassini