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Viterbo - Vasanello - Romano Salvatori: "Meno manifestazioni inutili e costose"
"MestierAria, l'ennesimo sperpero di denaro pubblico"
Viterbo - 1 dicembre 2008 - ore 13,45

Riveviamo e pubblichiamo - A fine ottobre, con la manifestazione MestierAria, abbiamo assistito all’ennesimo sperpero di denaro pubblico per una presunta, nobile sulla carta, finalità: creare turismo nel nostro paese.

Ho atteso di proposito che passasse qualche giorno per parlare dell’avvenimento, dopo il previsto e avvenuto incensamento (ma sarebbe meglio dire autoincensamento) con articoli di grande effetto sui giornali locali.

Prendo posizione chiara e netta perché come gia accaduto con le manifestazione passate dedicate “al turismo” ha avuto il solo effettivo scopo, al di la delle finalità dichiarate dagli ideatori di bruciare soldi pubblici per risultati che con il turismo non centrano nulla.

Già la data, in concomitanza con la fiera che si organizza ormai da più di vent’anni, la dice lunga sulla reale riuscita dell’evento.

Se la manifestazione MestierAria si fosse tenuta la domenica precedente o la successiva, quante persone credete che sarebbero intervenute? Io credo che sarebbe stata un flop.

Sembra, poi, che tale manifestazione sia stata finanziata anche dalla Regione Lazio per 20mila euro.

Spero che non sia vero e che sia un’esagerazione perché altrimenti bisognerebbe riflettere su come vengono spesi i nostri soldi dalle istituzioni.

Tra l’altro non si capirebbe perché la Regione Lazio investa soldi per promuovere aziende artigiane, bravissime e competenti e di questo non si discute, ma pur sempre di regioni diverse dalla nostra (Sicilia, Sardegna, Veneto, ecc…).

Non sarebbe meglio spenderli per dare sostegno alle aziende del Lazio che soffrono, e molto, in questo momento?

Tutto il preambolo precedente è per introdurre una riflessione, che porto all’attenzione degli amministratori locali sulla questione “turismo a Vasanello”, con spirito positivo e non di polemica.

Una politica turistica degna di tale nome dovrebbe mirare ad un flusso costante e duraturo di cittadini che scelgono di visitare il nostro paese indipendentemente dalle manifestazioni che vi si svolgono.

Altrimenti sarebbero da considerare turisti anche tutte le persone dei paesi limitrofi che vengono ad assistere ai festeggiamenti dei nostri Santi patroni e se così fosse bisognerebbe finanziare le classi deputate con decine di migliaia di euro (cosa che non accade).

Cosa si dovrebbe fare per promuovere una politica turistica a Vasanello?

Io penso che bisognerebbe intercettare un flusso anche molto piccolo tra i milioni di turisti che ogni anno visitano Roma.

Si dovrebbe organizzare, insieme ad altri paesi dei Cimini, un pacchetto di proposte dedicate al territorio (uno dei più intatti d’Italia tra colline, monti, laghi e boschi), ai monumenti, alla gastronomia, alla storia di ogni singolo paese aderente all’iniziativa.

Mettere in campo tutti gli strumenti pubblicitari, istituzionali, commerciali per proporre questo pacchetto alle agenzie turistiche e iniziare a lavorare perché i turisti decidano di passare anche un solo giorno del loro soggiorno romano in uno dei paesi del nostro bellissimo territorio.

Far decollare un progetto simile sarebbe sicuramente difficile, ma non impossibile.

Se si crede in un progetto e lo si persegue con passione, tenacia e, soprattutto, con competenza i risultati arrivano.

Se si riuscisse a partire con un’iniziativa del genere si avrebbero costanti benefici economici per gli operatori artigianali e commerciali di Vasanello, cosa che le manifestazioni organizzate fino ad ora non mi sembra abbiamo apportato.

Il turismo, infatti, è sostanzialmente un fonte di ricchezza per le popolazioni che ne beneficiano, non di uscita costante per le tasche dei contribuenti.

Finora, invece si sono sostenute delle singole iniziative, costose e inconcludenti che di turisti ne hanno portati ben pochi.

Si può continuare a spendere decine di migliaia di euro per manifestazioni che di turistico (ma anche di culturale) non hanno nulla?

Si può a distanza di qualche anno dal primo sperpero pubblico (35mila euro) finanziare manifestazioni pseudo storiche che pretendono di narrare fatti e avvenimenti che a Vasanello non sono mai accaduti (mi riferisco, naturalmente, alla primavera Medievale)?

Va bene tutto, per carità, se si vuole dare credito a simili corbellerie lo si dia, ma non con i soldi dei contribuenti, per favore.

Romano Salvatori

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