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Viterbo - Parla il segretario della Cna Adalberto Meschini
"Il pacchetto anticrisi del governo non aiuta le energie rinnovabili"
Viterbo - 1 dicembre 2008 - ore 16,00

- Cna: “Il decreto anticrisi rende più difficile l’accesso
agli incentivi per l’efficienza energetica e il risparmio.
E’ un freno allo sviluppo delle fonti rinnovabili”

“Il pacchetto anticrisi del governo non aiuta la diffusione delle energie rinnovabili. Anzi. - afferma Adalberto Meschini, segretario della Cna associazione provinciale di Viterbo - Rende molto più complicato l’iter per l’accesso agli incentivi volti ad incrementare l’efficienza e il risparmio, con il rischio di una riduzione degli investimenti da parte delle imprese e delle famiglie. Un fatto che preoccupa, perché è sempre più forte, invece, il bisogno di una nuova politica energetica, per una efficace lotta ai cambiamenti climatici, per ridurre la dipendenza dall’estero in materia di energia e per stimolare l’innovazione”.

“All’inizio del 2008 - continua - indicammo, tra le priorità per il paese, proprio lo sviluppo delle energie pulite. Riteniamo, difatti, che l’utilizzo delle nuove tecnologie, oltre a tradursi in risparmio per le famiglie, rappresenti anche l’occasione per la crescita delle nostre imprese e per la creazione di posti di lavoro, secondo l’esempio di altre realtà europee".

"Positivo fu dunque il nostro giudizio sulla finanziaria 2008, per la parte relativa alla detrazione del 55 per cento dall’irpef nei casi di installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e di impianti di riscaldamento con pompe di calore e con impianti geotermici a bassa entalpia".

"Questa misura ha stimolato interventi da parte delle famiglie e delle imprese. Perché -si chiede Meschini- è stata depotenziata, soprattutto in una fase che richiede interventi volti a sostenere i consumi?”.

Certo è che le imprese non hanno tardato a manifestare preoccupazione.

“Questa mattina - dice Luigia Melaragni, responsabile di Cna sostenibile - abbiamo ricevuto telefonate da parte di diversi impiantisti, tutti disorientati e sconcertati”.

Per prima cosa, infatti, il percorso burocratico diventa più difficile.

Fino ad oggi era sufficiente l’invio della documentazione all’Enea per usufruire, in sede di dichiarazione dei redditi, dello sgravio fiscale.

Da ora in poi, per le spese sostenute nei tre periodi di imposta successivi al 31 dicembre 2007, occorrerà inviare all’agenzia delle entrate, per via telematica, “apposita istanza per consentire il monitoraggio della spesa e la verifica del rispetto dei limiti di spesa complessivi”.

La fruizione della detrazione “è subordinata alla ricezione dell’assenso da parte della medesima Agenzia. L’assenso si intende non fornito decorsi 30 giorni dalla presentazione dell’istanza”.

Inoltre, per gli investimenti effettuati nel 2008, i contribuenti che non presentino l’istanza o ricevano il diniego dall’agenzia, beneficiano di uno sgravio pari al 36 per cento delle spese (queste ultime non dovranno superare i 48mila euro per ciascun immobile).

“Il decreto legge, insomma, ha effetto retroattivo. Chi ha effettuato gli interventi con la certezza di usufruire della detrazione del 55 per cento, corre il rischio di rimetterci”, osservano alla Cna.

“Naturalmente - conclude Meschini - non solo si conferma, ma si rafforza il nostro impegno per l’efficienza energetica e per l’edilizia sostenibile”.

Per saperne di più, ci si può rivolgere alla Cna, allo 0761.2291.

Numero verde: 800-437744.

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