- Parte “pARTIcolari” e Capranica torna a essere l’epicentro della cultura e della festa nella Tuscia.
Una settimana di incontri, musica, dibattiti, fotografie, ragazzi e tanti ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura e del giornalismo.
La prima nota è stata intonata domenica con l’inaugurazione di una mostra d’eccezione: “L’attimo neorealista. Fotogrammi 1941-1952” realizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia e Fondazione Ente dello Spettacolo.
Taglio del nastro, sempre nella giornata di domenica, per l’edizione 2008 de “La Fiera del Libro”, in collaborazione con la biblioteca comunale di Capranica. Una fiera dal sapore solidale visto che i soldi del ricavato verranno donati in beneficienza.
Nella mattinata di ieri “pARTIcolari” ha allargato le braccia, come da tradizione, verso gli studenti del liceo scientifico di Ronciglione.
Per loro la prima tappa dell’appuntamento con l’Orlando Furioso, raccontato e spiegato dal professore Luciano Mariti, presidente del corso di studi in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza.
Un appuntamento che continuerà, sui sentieri tracciati da Ariosto, venerdì 5 dicembre alle ore 10,00 presso la Sala Nardini.
Questa mattina invece Capranica ha ospitato, presso il tempio romanico di San Francesco alle ore 10,00 l’editorialista Mimmo Candito del quotidiano nazionale La Stampa.
Il noto giornalista ha affrontato con i ragazzi delle scuole il tema de “I Percorsi della Diversità”.
“Parte ‘pARTIcolari’ - ha raccontato Salvatore Regoli, presidente dell’associazione : Juppiter, promotrice storica dell’evento - con l’entusiasmo dei grandi appuntamenti. Questa è come se fosse una festa che anticipa il nostro Natale. Parte quest’avventura con fatica, perché per una settimana qui si faranno tutti i giorni le ore piccole”.
“Quello di pARTIcolari – ha continuato Regoli - è un momento importante dell’anno. Un momento di rigenerazione nel quale mettiamo non un punto ma una virgola tra il lavoro che abbiamo fatto e quello che dobbiamo fare. Con questa iniziativa facciamo festa affrontando in questo modo i temi del nostro quotidiano impegno.
Per la Tuscia ci auguriamo che questa festa possa comunicare un messaggio di libertà. Un messaggio di libertà che sta nella frase che abbiamo scelto per presentare l'intera iniziativa del 2008: Liberi dalla saggezza che non piange e dalle filosofia che non ride”.
La frase di Gibran continua così: “Liberi dall’orgoglio che non si inchina di fronte a un bambino”. La saggezza, la filosofia e l’orgoglio, faranno quest’anno da terreno di base per le riflessioni di questo progetto.
Il tutto in un clima familiare e di festa, perché non sappiamo parlare di cose importanti in un modo che non abbia lo stile della festa” ha concluso il presidente.
