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Viterbo - Acquapendente - Consiglio comunale - Approvato un ordine del giorno contro la riforma scolastica
No alla Gelmini
22 dicembre 2008 - ore 13,00

Riceviamo e pubblichiamo - Con nove voti favorevoli provenienti dalla maggioranza di centro sinistra e quattro contrari espressi dalla minoranza di centro destra, il consiglio comunale di Acquapendente approva un ordine del giorno contro la riforma della scuola effettuata dal ministro Maria Stella Gelmini.

”Una riforma fatta con le forbici per ragioni di risparmio - come sottolinea l’assessore alla pubblica Istruzione Orlando Araceli - che elimina insegnanti specializzati di inglese, riduce gli investimenti ad un settore fondamento della società, elimina il titolo di studio con ripercussioni sui ceto meno abbienti che non possono formarsi in università di alto livello, riduce le sedi periferiche universitarie con aumento dei costi per gli studenti e non ha alcuna idea pedagogica e culturale, ma solo una logica di risparmio e una confusione di progetti e programmi che ci impedisce l’aggancio all’Europa”.

Sulla stessa linea d’onda il consigliere di centro-sinistra Fabrizio Pieri che sottolinea “come la riforma sia un attacco allo stato sociale, crea ingiustizia nelle assunzioni, con solo assenso del vescovo, degli insegnanti di religione con privilegi e costi, mentre i precari che attendono da anni non avranno possibilità di ingresso. Come aggravante le insegnanti di religione (come avvenuto nella scuola dell’infanzia di Acquapendente) creano una rottura negli equilibri educativi e discriminano gli alunni".

”Nessuna riforma - sottolinea il consigliere di centro-sinistra Maicco Pifferi - si fa tagliando le risorse. Così si colpiscono le scuole e pertanto i più deboli”.

“E’necessaria una riforma - afferma il vicesindaco Claudio Colonnelli - con tagli sicuramente mirati e metodi diversi”.

“Alcuni settori come la scuola - dice l’assessore all’Ambiente Claudio Speroni - dovrebbe essere sopra la politica. Occorre sentire il corpo dei docenti e gli studenti che sono molto più maturi di come sembra a molti e fare scelte pedagogistiche chiare per il futuro ed evitare tagli alla ricerca”.

La replica della minoranza nella dichiarazione di voto di Carla Cerrini che fa presente come la “novità della riforma migliori la qualità molto scarsa degli studenti che risulta essere la peggiore in Europa. Una riforma che permette la circolazione delle idee senza occupazioni contro chi vuole studiare”.

A rincarare la dose spetta al consigliere Rossana Santi che afferma come “il decreto Gelmini punti sulla meritocrazia senza studenti-parcheggio presso le università e combatta sprechi enormi presenti nelle scuole con classi di quattro insegnanti per quattro alunni".

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