- Al termine di una breve e partecipata celebrazione liturgica, il vescovo della città di Viterbo, monsignor Luigi Chiarinelli, questa mattina ha inaugurato la nuova cappella dell’ospedale di Belcolle.
Alla cerimonia oltre al direttore generale della Ausl, Giuseppe Aloisio, hanno partecipato numerose autorità civili, militari e religiose.
Tra queste il prefetto Alessandro Giachetti, il sindaco Giulio Marini, e l’assessore comunale Daniele Sabatini.
“Questo luogo – l’ha definito Chiarinelli – è il cuore di Belcolle. Dal punto di vista logistico, perché è situato in un punto nevralgico del nosocomio; perché la pianta stessa della cappella rimanda alla forma di un cuore e, soprattutto, per la funzione a cui esso è destinato”.
Uno spazio, cioè, di raccoglimento, di preghiera e di vicinanza spirituale con Dio, appositamente pensato e costruito per i pazienti, per i loro familiari e per tutti gli operatori sanitari di Belcolle.
L’opera, particolarmente ardita, è il frutto di un lavoro di continua affinazione delle scelte progettuali iniziali.
Il disegno originario, infatti, prevedeva l’uso di un altro ambiente, attualmente utilizzato per i prelievi di sangue.
La realizzazione della cappella ha rappresentato una riqualificazione di una zona degradata come era quella del serbatoio idrico così come si presentava prima delle opere.
Oggi, quello che era uno spazio di risulta è diventato un polo di attrazione e di qualificazione architettonica dell’intero complesso ospedaliero.
All’ingresso della cappella è stato realizzato un piccolo slargo, come una piazzetta, idealmente concepito quale punto di relazione e d’incontro.
Infine, è doveroso porre l’accento sull’indubbio vantaggio alla circolazione delle persone che attraverso i ponti, ora efficienti e collegati, potranno recarsi alla struttura religiosa dal nuovo parcheggio esterno dotato di una rampa per portatori di handicap.
“Realizzare una cappella degna di questo ospedale – ha commentato il direttore generale Aloisio – era un nostro sogno. Ma, affinché non rimanesse tale, l’abbiamo trasformato in un obiettivo intorno al quale molte persone hanno lavorato duramente, con professionalità, passione e abnegazione. A loro va il mio sentito e personale ringraziamento”.
