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Viterbo - Acquapendente - Ad aprire la cerimonia, il sindaco
Inaugurati i nuovi locali della riserva Monte Rufeno
22 dicembre 2008 - ore 12,00

- Con il taglio del nastro del sindaco Alberto Bambini e la benedizione del viceparroco don Enrico Castauro, sono stati ufficialmente inaugurati nella mattinata di venerdì i nuovi locali ospitanti la riserva naturale Monte Rufeno.

La nuova casa (il chiostro della chiesa di San Francesco ubicata in piazza Santa Maria n°1) ha ospitato una cerimonia conclusasi con un gustosissimo buffet a base di prodotti tipici locali ma soprattutto come anima qualificatissima di partenza la conferenza “Le aree protette come volano di sviluppo eco-sostenibile del territorio“ ospitata presso la sala convegni Chico Mendes.

L’inaugurazione della sede, sottolinea il direttore della riserva naturale Massimo Bedini, “viene a porre la parola fine alle varie iniziative per il 25esimo anniversario della nostra area protetta. Un percorso sicuramente positivo che ha contribuito alla crescita culturale del territorio aquesiano anche e soprattutto perché concertato sempre assieme al Comune di Acquapendente".

"Molta strada è stata fatta - continua - dai primi timidi inizi a cavallo degli anni ’80. Abbiamo adottato un primo piano di assetto ed il secondo è oramai già in fase inoltrata. Grazie all’utilizzo a pieno di fondi comunitari abbiamo dato via ad un progetto-programma di salvaguardia-sviluppo territoriale, ed in quest’ultimo anno con l’adesione al Por e la redazione dell’apposito Masterplan della Regione Lazio, potrà partire una progettualità a largo respiro e, allo stesso tempo, un più evoluto rapporto con gli altri parchi regionali in una sorta di rete di dialogo che verrà a superare le visioni settoriale per una più efficace immagine d’insieme".

"Accanto alla progettualità di carattere ambientale - conclude Bedini - scenderemo ancora con più forza in campo a braccetto con il Comune di Acquapendente sia per quanto riguarda la qualificazione del progetto raccolta differenziata che per quelli della cosiddetta energia di risparmio fotovoltaica. Partendo da un numero davvero incoraggiante: il 150, che è quello dei privati che stanno avviando le procedure per la costruzione degli impianti".

"Seppur un po’ rammaricato che gli stabili della riserva si siano allontanati come sede dal Comune di Acquapendente - hanno sottolineato il sindaco Alberto Bambini e l’assessore all’Ambiente Claudio Speroni - crescerà comunque ulteriormente in maniera esponenziale il rapporto a due. Perché i comparti culturali, economici ed ambientale di Acquapendente, non possono fare a meno di questo binomio".

"Visti anche - concludono - gli eccellenti risultati raggiunti in questi venticinque anni per quanto concerne lo sviluppo del settore agrituristico, il recupero dei casali all’interno della riserva, la sentieristica, il coinvolgimento lavorativo di settori produttivi aquesiani come le cooperative”.

Dopo l’intervento dell’architetto Renzo Chiovelli che si è soffermato sull “eccellenza del restauro conservativo-archiettonico della chiesa di San Francesco e dell’annesso chiostro rientrante in una logica che di ridare linfa vitale al centro storico ed al connubio turistico cultural-ambientale”, Claudio Catena (dirigente area conservazione natura Regione Lazio), ha sottolineato “l’enorme lavoro di pianificazione in cui è impegnata la Regione Lazio sul tema aree protette. Un lavoro che avrà tra le numerose tappe intermedie il rilancio concettuale ed operativo degli habitat naturali interni alle stesse”.

Il finale spetta all’assessore provinciale all’Ambiente Tolmino Piazzai, che orienta l’intervento sulla “necessità che le aree protette diventino veri e propri laboratori di sostenibilità contenenti agricoltura biologica, prodotti tipici, energie rinnovabili, bioedilizia ecc. E offrano vari servizi alla comunità: come quello di far conoscere alle nuove generazioni lo spazio aperto chiamato territorio, e aprire sempre più le loro porte alla ricerca targata mondo universitario”.

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