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Viterbo - Comune
Cornetti caldi, la Cna boccia Muroni
Viterbo - 23 dicembre 2008 - ore 13,21

Adalberto Meschini

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- “Registriamo la posizione rigida assunta dal Comune di Viterbo nel dibattito sulla regolamentazione degli orari delle attività economiche, in particolare l’atteggiamento di chiusura dell’assessorato allo Sviluppo Economico, che non ha consentito di raggiungere una intesa con le categorie interessate.

Una ordinanza introdurrà, dal 1° gennaio, per le imprese artigianali alimentari, come i panifici, il divieto di apertura al pubblico e di vendita di generi esclusivamente di propria produzione dall’una alle 5 del mattino.

Non condividiamo questa decisione del Comune. Nei prossimi giorni, valuteremo le azioni da intraprendere contro questa sorta di coprifuoco. Per noi, la partita non è chiusa. Si continua a giocare”. Così Adalberto Meschini, segretario della Cna associazione Provinciale di Viterbo, a proposito delle scelte del Comune di Viterbo in tema di orari degli esercizi commerciali e artigianali.

Insomma, l’associazione di categoria non ci sta.

Il sindaco, Giulio Marini, e l’assessore competente, Paolo Muroni, non hanno convinto Meschini nel corso del faccia a faccia di ieri sera a Palazzo dei Priori, presente anche Enio Gentili, presidente della Cna.

“Avevamo chiesto al sindaco un incontro per ricercare una intesa, ma non c’è stata alcuna possibilità di trattativa, perché, sin dall’inizio, l’assessore competente ha affermato di ritenere immodificabile il testo messo sul tavolo aperto con i rappresentanti delle imprese e dei consumatori.

Le nostra proposta era precisa: nessuna limitazione di orario, di notte, per le aziende produttive artigianali, non soggette alle norme alle quali l’ordinanza comunale fa riferimento -spiega Meschini-. Certo, nel pieno rispetto della quiete e dell’ordine pubblico, anche se è assurdo pensare che gli artigiani, così come i pubblici esercenti, possano trasformarsi in vigilantes”.

“Ci auguriamo che si possa trovare, in futuro, tra il Comune e la nostra associazione, la necessaria serenità nell’affrontare questo ed altri temi che riguardano la vita e lo sviluppo delle nostre imprese”, conclude Meschini.

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