-Un incontro ricco di contenuti, di significati e di emozioni quello del personale e del consiglio direttivo della Confartigianato imprese di Viterbo con il vescovo, S.E. Monsignor Lorenzo Chiarinelli, avvenuto in prossimità delle festività natalizie, nei locali della sede provinciale.

Un incontro che, ormai, sta entrando nella tradizione dell’associazione degli artigiani viterbesi, dove il presidente Stefano Signori ha riaffermato la vicinanza dell’associazione ai principi della dottrina sociale della chiesa.

Dall’altra parte, il vescovo ha richiamato tutti i presenti ad una riflessione sull’espressione della carica di umanità da parte del lavoratore in genere e dell’artigiano in particolare.

La sapienza trasmessa attraverso le sue mani nel forgiare oggetti utili all’uomo, il contributo spesso inconscio che tali operatori recano alla soprannaturale azione perfetta della creazione, il ruolo sociale delle piccole entità produttive locali, aggreganti anche valori umani, il necessario rapporto tra esse e le superiori istanze istituzionali, ai diversi livelli, come legame produttivo e sicuro collante sociale sono stati altrettanti richiami ad una più profonda cognizione dell’uomo che esercita un’attività ed alla conseguente presa di coscienza della sua dignità e della sua responsabilità.

Con un passaggio finale, il vescovo ha poi recato il messaggio natalizio: la parola che viene dopo il silenzio, come messaggio, come rivelazione salvifica, piena di verità, di grazia, di pace, con l’augurio che “gli occhi possano vedere, gli orecchi udire, le mani toccare e il cuore accoglierla”.