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Viterbo - Camorra - Detenzione illegale di armi - Viveva nella Tuscia con la famiglia - In manette uno dei figli
Arrestato e rimesso in libertà Carmine Schiavone del clan dei Casalesi
Viterbo - 23 dicembre 2008 - ore 13,45

- Carmine Schiavone, il primo pentito del clan dei Casalesi, in manette e poi rimesso in libertà.

Il pentito è stato arrestato in provincia di Viterbo, dove viveva con la famiglia.

All’interno di garage vicino alla sua abitazione sarebbero stati sequestrati fucili e pistole. Con lui in manette un suo figlio, per concorso in detenzione di armi. Il figlio è ora ai domiciliari.

Ad arrestare il pentito sono stati gli uomini della compagnia di Ronciglione.

Il gip Cialoni non ha però convalidato l'arresto, poiché le armi si trovavano in un garage intestato, appunto, al figlio che ora è ai domiciliari.

La denucia per possesso illegale di armi sarebbe stata fatta da un altro dei figli di Schiavone.

Schiavone è l’uomo del processo Spartacus, accusatore del cugino Francesco Schiavone detto Sandokan, Michele Zagaria e di Francesco Bidognetti.

E’ l’uomo che un paio di mesi fa aveva fatto parlare di se per via d’alcune voci che gli erano state attribuite per un possibile attentato allo scrittore Robero Saviano.

All'interno di un programma di protezione, si era trasferito in una località protetta nella Tuscia.

Aveva iniziato a collaborare nel 1993. Grazie a lui furono arrestate 136 persone.

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