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Viterbo - Il bilancio dell'attività della Guardia di finanza
Scoperti 89 evasori totali e 19 milioni di iva non versata
Viterbo - 23 dicembre 2008 - ore 13,30

Il comandante della Guardia di Finanza Paolo Occhipinti, al centro, durante la conferenza di fine annoCopyright Tusciaweb
- Scontrini fiscali e non solo. Il 2008 per la Guardia di Finanza viterbese è stato un anno intenso.

In tutta la Provincia, scoperti ottantanove evasori, persone sconosciute al fisco che hanno omesso di pagare le imposte per anni. Sono state 1.161 le verifiche fiscali, con cui sono stati scoperti 92 milioni di euro tra costi indebitamente detratti e ricavi non dichiarati, e più di diciannove milioni di euro di iva non versata. Ma i finanzieri sono operativi su strada, con 180 contestazioni al codice rilevate, quasi settemila capi d’abbigliamento contraffatti sequestrati, sessantatre casi di lavoro nero individuati.

Il 2008 è stato anche l’anno dell’accertamento del danno erariale per quasi dieci milioni di euro nei confronti del comune di Viterbo, nella gestione degli appalti della società partecipata, negli ultimi cinque anni, con trentatre persone, tra amministratori e dirigenti, segnalate alla magistratura contabile per l’avvio dell’azione risarcitoria.

“Risultati – spiega Paolo Occhipinti, comandante della Guardia di Finanzia di Viterbo nella conferenza stampa di fine anno - ampiamente soddisfacenti e che hanno contribuito a tutelare la sicurezza economico finanziaria della provincia, accrescendo il prestigio di cui gode la Guardia di Finanza”

Nel dettaglio, per le ricevute e scontrini fiscali sono stati eseguiti oltre 5.500 controlli nei confronti di clienti ed esercenti, a fronte dei quali sono state costatate 390 violazioni e 180 violazioni al Codice della Strada rilevate dalle pattuglie. Sono stati effettuati più di 2.400 controlli su merce viaggiante.

Per la repressione del traffico dei beni con marchio contraffatto, sono stati sequestrati complessivamente oltre 6.800 pezzi tra capi d’abbigliamento e accessori vari, con la denuncia di 81 responsabili.

A tutela del diritto d’autore e per contrastare la pirateria audiovisiva sono stati sequestrati oltre 12.800 supporti audiovideo, con la denuncia di 25 responsabili.

Il contrasto al fenomeno del lavoro nero ha consentito la scoperta di 63 casi.

In materia di controlli per verificare l’esatta e regolare applicazione delle normative in materia di giochi, lotto e lotterie sono stati sequestrati oltre 2.000 biglietti del tipo “gratta e vinci”, prodotti e distribuiti da società sprovviste delle previste autorizzazioni ministeriali, con la denuncia di tre responsabili.

I controlli svolti nel settore dei carbo-lubrificanti hanno interessato la movimentazione dei prodotti petroliferi, attraverso il controllo dei documenti e fisico sulle qualità e quantità di prodotto giacente ed erogato. In particolare sono stati effettuati 102 controlli nei confronti di distributori stradali e depositi, con l’accertamento di 64 violazioni di vario tipo.

Nella lotta al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti sono stati effettuati 31 interventi con il sequestro di 138.377 grammi, tra hashish, marijuana e cocaina e oltre 40.000 semi di canapa indiana, con la denuncia di 32 responsabili, di cui 14 in stato di arresto ed il sequestro di tre autovetture. E’ stata, altresì, svolta attività di prevenzione, soprattutto tra i giovani anche negli istituti scolastici.

Nel comparto della polizia ambientale sono state sottoposte a sequestro aree demaniali per 5.700 metri quadrati e la denuncia di 5 responsabili.

A tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica l’impegno profuso dalle fiamme gialle, e baschi Verdi, effettuano un controllo del territorio, sulle 24 ore, con le pattuglie del 117. Attività di prevenzione anche sul lago di Bolsena, dal personale dell'unità navale Vai 263, che ha controllato 355 natanti ed elevato numerosi verbali per infrazioni in materia di polizia marittima, soccorrendo imbarcazioni in difficoltà anche in condizioni metereologiche avverse.

D’interesse anche i risultati conseguiti per la tutela al patrimonio artistico nazionale. L'azione svolta, nei confronti di ricettatori e di "tombaroli", ha consentito, in 5 diverse occasioni, il sequestro di 30 reperti archeologici, con la denuncia di 5 soggetti.

Tra i servizi svolti, vasto interesse hanno suscitato nell’opinione pubblica alcune operazioni.

Di notevole entità è il danno erariale di quasi 10 milioni di euro scoperto al termine di lunghe e complesse indagini di polizia economico-finanziaria, a tutela della spesa pubblica, svolte nei confronti dell’amministrazione comunale di Viterbo, che le Fiamme Gialle viterbesi hanno rilevato e segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti. Tale danno erariale accertato è da ricondurre alle modalità di gestione, negli ultimi cinque anni, dei servizi pubblici affidati dall’ente locale alla società partecipata e, da quest’ultima, a terzi, in contrasto con le disposizioni normative in materia d’appalti e con i principi d’economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza sanciti da leggi comunitarie e nazionali. Sono state segnalate alla magistratura contabile, per l’avvio dell’azione risarcitoria, 33 persone, dirigenti ed amministratori, ritenuti responsabili del pregiudizio economico all’erario

Nel settore dell’attività volta al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti l’anno che volge al termine ha fatto registrare un notevole incremento di sequestri di tali sostanze, portando la quantità totale di 2.485 grammi dello scorso anno a 138.377 grammi dell’anno in corso.

Da ricordare, l’operazione denominata pollice verde che ha permesso di localizzare un’intera piantagione di marijuana in un terreno nascosto ed adibito alla coltivazione d’ortaggi, adiacente all’abitazione di un italiano 50enne completa di serra, utilizzata per la semina e relativo impianto d’irrigazione ben strutturato. Sequestrate 118 piante di marijuana per un peso di 135 chili, 1.800 grammi di foglie ed oltre 40.000 semi, arrestando il colpevole.

Le numerose piante di cannabis erano ormai prossime alla raccolta per la successiva essiccazione all’interno di un apposito locale. Nell’abitazione, inoltre, i militari del Corpo rinvenivano e ponevano sotto sequestro due fucili antichi illegalmente detenuti. Tale ingente quantitativo di stupefacente se immesso sul mercato avrebbe fruttato un guadagno di oltre 250.000 Euro.

Di recente, il servizio in collaborazione con la Polizia Stradale, che ha permesso di scoprire una frode fiscale di notevoli dimensioni e la perpetrazione di frodi nel commercio d’auto di grossa cilindrata, provenienti dalla Germania e dall’Austria.

Le indagini hanno consentito l’arresto di 4 persone tra amministratori legali e di fatto di noti autosaloni viterbesi e romani, la denuncia a piede libero d’altri due imprenditori e la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un dipendente.

I reati contestati sono l’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, alla frode in commercio ed al falso ideologico.

La frode fiscale accertata, che vede coinvolte 4 società operanti nel settore automobilistico, ammonta a oltre 14 milioni d’euro tra ricavi e costi non dichiarati e Iva dovuta e non versata, a fronte anche d’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

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