Riceviamo e pubblichiamo - La mostra “Un aeroporto per la città” organizzata da Federimprese il 20 e 21 dicembre si è chiusa con un grande successo di pubblico.

Il plastico dell’aeroporto, prima di diventare realtà, ha già registrato un numero di visitatori impressionante. Segno che l’argomento è molto sentito da tutta la cittadinanza.

Così la Sala Gatti in questi due giorni di esposizione e di un workshop articolato in due fasi: architettura-occasione di crescita” e “aspetti tecnici ed energetici” è stata meta di un flusso ininterrotto di persone, curiose di scoprire nelle immagini e nei modelli predisposi dall’architetto Christin Ciucciarelli, autore del progetto, la possibile fisionomia del futuro aeroporto.

Tra il pubblico sono state scorte importanti personalità del mondo aeronautico e imprenditoriale, tra cui personalità rappresentative di Finmeccanica e Aeroporti di Roma, aziende locali e del Nord Italia, assessori e consiglieri comunali locali.

I professori Benedetto Todaro e Rosario Gigli della Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università La Sapienza di Roma hanno illustrato i processi programmatici e decisionali che sono alla base dello sviluppo urbano delle nostre città. I professori si sono detti entusiasti della nostra città, gioiello di arte e di qualità della vita.

Ai saluti del segretario Luigi Todaro e del presidente operativo Alfredo Balletti, è seguita la relazione del presidente Claudio Ciucciarelli che in apertura ha ricordato Fabio Romiti, vicedirettore di Confindustria Viterbo, recentemente scomparso.

Il presidente nel suo discorso ha ribadito la ferrea volontà delle imprese e dei progettisti locali a partecipare al processo progettuale e costruttivo dell’aeroscalo.

Ciucciarelli ha sollecitato anche le Ferrovie dello Stato ad avviare verso una soluzione il problema dei collegamenti ferroviari fra Viterbo e Roma, e la Regione Lazio a concretizzare i finanziamenti promessi per la rete stradale.

Ha chiuso la giornata Christian Ciucciarelli che ha illustrato il suo progetto con particolare rilievo all’aspetto comunicativo che l’intera opera riveste nel futuro contesto urbano come porta da, e per, la città.

L’illustrazione del progetto dello scalo aeroportuale è proseguita nella giornata di domenica, quando si è parlato degli “aspetti tecnici ed energetici”.

Ciucciarelli ha descritto i parametri tecnici essenziali del progetto che si sviluppa su un volume complessivo costruito di circa 450mila metri cubi.

Il professor Fabrizio Mattiucci dell’Università “La Sapienza” di Roma ha, invece, trattato gli aspetti termodinamici del complesso aeroportuale, mettendo in luce i consumi energetici e la possibilità di utilizzare fonti rinnovabili e tecnologie ad alto rendimento.

Alfredo Balletti della Comal ha illustrato le due nuove tecnologie che fanno uso di idrogeno e di biomasse, per la produzione combinata di energia elettrica e calore, mentre Ciucciarelli ha concluso mettendo in risalto la possibilità di utilizzare sorgenti fotovoltaiche che, unitamente ad altre tecnologie, consentono un risparmio totale del 30% sull’intera bolletta energetica.

Federimprese