Il vescovo Chiarinelli

- In principio la Parola

Sì,
nell'alto silenzio del mistero infinito
la Parola risuonava da sempre.

La tua Parola
piena di verità, di grazia, di pace.

Fu questa Parola
a chiamare le cose che non sono
perché dicessero: "Eccoci"!
Fu questa Parola
a creare comunicazione e dialogo
tra l'io e il tu nella famiglia umana.

La parola è suono, è immagine la parola:
finestra aperta sull'ineffabile mistero
dell'accoglienza e del dono.
Essa svela i pensieri,
traduce i sentimenti, descrive il reale.

Ma, allora, la parola vera
– non quella insensata –
è trasparente, limpida, calda.
Essa è sempre dono per l'altro:
di verità, di bellezza, di amore.

Per questo
"la Parola era in principio presso Dio":
Egli è la Verità, la Bellezza, l'Amore.

La Parola si è fatta carne

Sì,
nel segreto di una notte buia
la Parola eterna entrò nel tempo
e si fece carne:
e nacque a Betlemme un Bambino.
L'immenso si restringe.

L'infinito si riduce.
La Parola si "abbrevia",
ridiventa – come prima – silenzio:
l'ineffabile non si può dire
e l'infinito non ha parola.
Ma ci è dato vederla, quella Parola,
contemplarla, toccarla.
"La Parola è vicino a te".

Ma si tace. E quel silenzio
zittisce chiacchiere vane.

E quando un giorno,
da quel silenzio uscirà la voce
sarà udita una parola grande,
una sola e per tutti e per sempre:
amore.

+ Lorenzo Chiarinelli
Vescovo di Viterbo