:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Comune
Cornetti, l'Aduc difende Muroni e attacca Cna e Fipe
Viterbo - 24 dicembre 2008 - ore 4,20

Riceviamo e pubblichiamo - Venerdi scorso all’incontro indetto dall’assessore Muroni per stabilire i giorni e gli orari di apertura nel 2009 dei negozi, dei pubblici esercizi e dei laboratori artigiani erano presenti oltre alle categorie interessate anche le associazioni dei consumatori.

Era la prima volta che l’Aduc prendeva parte ad incontri di questo tipo ed ha molto apprezzato la sensibilità dimostrata dall’assessore nei confronti dei consumatori.

La discussione, dopo una prima esposizione dei vari punti di vista, si è incentrata sulla possibilità di migliorare la capacità della città di attirare gli abitanti del circondario anche attraverso alcune aperture domenicali degli esercizi commerciali sia dentro che fuori le storiche mura e si è raggiunto un accordo in questo senso.
A questo punto il rappresentante degli artigiani ha detto che aveva un altro impegno e che sarebbe andato via, ma che aveva già presentato un documento contenente le critiche alla delibera comunale.

Si proseguiva perciò con il problema degli orari dei pubblici esercizi e qui si evidenziavano le distanze tra la posizione della rappresentante Fipe Biritognolo e l’assessore che nemmeno l’offerta di un’ora in più di apertura fatta da quest’ultimo, riusciva a colmare.

Le posizioni rimanevano distanti e così si chiudeva l’incontro.

Nei giorni seguenti “ Il messaggero” gridava allo scandalo, la CNA dichiarava la sua insoddisfazione, come pure la Fipe. Motivo della contesa l’orario di chiusura degli esercizi pubblici e la vendita notturna di cornetti.

L’Aduc, che in quella sede si è espressa a favore dell’apertura domenicale degli esercizi commerciali, ricorda che è stata ed è in prima linea nel difendere i cittadini nel loro diritto inalienabile al riposo notturno, in linea con il disposto della Prima sezione della Cassazione, sentenza n.45484/04 contro gli schiamazzi notturni, con il regolamento acustico e con la legge Regionale.

Stupiscono invece le posizioni della Cna e della Fipe: difendono senza remore le richieste che vanno a vantaggio esclusivo di una parte infinitesimale delle loro categorie; seguono l’esempio della parabola della pecorella smarrita o perseguono finalità meno nobili? Se si considera lo stato in cui versa la città, inondata di bottiglie, bicchieri e quant’altro alle 5 di mattina dopo i bivacchi notturni, si è propensi a credere alla seconda tesi.
Giulio Signorelli
Aduc

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564