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Viterbo - La crisi si fa sentire anche nella Tuscia
Natale magro per i commercianti
Viterbo - 26 dicembre 2008 - ore 0,10

Il mercatino al Sacrario
- La crisi c'è e si sente. Per Natale i cittadini viterbesi mostrano prudenza negli acquisti dei regali.

Il crollo economico che ha colpito l'Italia negli ultimi mesi pesa sulla propensione alla spesa delle famiglie e non.

“E' un disastro – dichiara un dipendente di Raf sport outlet – la gente non compra e dice che non ci sono i soldi solamente perché lo sentono alla televisione”.

“Rispetto allo scorso anno – afferma Gabriella del negozio Geox – le vendite sono diminuite tantissimo, le persone hanno paura a comprare e, anche la nostra ditta che vanta di una grande azienda alle spalle, sente una forte recessione nelle vendite”.

“I regali di quest'anno – dice Rita Bentivoglio del negozio Conte of Florence – sono molto più piccoli rispetto al 2007, gli incassi di conseguenza risultano minori e se si può si risparmia anche su soli 5 euro”.

Le lamentale però non riguardano soltanto le entrate bensì l'affollamento ai negozi.

“Ci sono troppi supermercati nella città – dichiara una dipendente della camiceria Gidi all'interno dell'Ipercoop – a differenza degli anni passati abbiamo un calo proprio nella quantità di gente che entra nei negozi.

Lo stesso centro commerciale – continua – non lavora più come una volta e in questo mese abbiamo un calo del 40% sulle vendite. La gente cerca la qualità a basso costo, è per questo che tanti hanno iniziato già a fare degli sconti interni alla propria attività.

Anche noi come camiceria lo abbiamo fatto e i risultati si vedono, il cartello 20% in meno attira molto gli acquirenti”.

Un po' diversa la situazione nei negozi di giocattoli. “Il calo per noi non è stato altissimo – afferma Sergio Pannucci proprietario di Rocco giocattoli – le vendite sono leggermente inferiori. Le persone preferiscono comprare meno pezzi più sostanziosi piuttosto che vari piccoli regali.

La grande differenza – continua - è che le vendite si sono spostate tutte agli ultimi giorni. La gente aspetta la tredicesima per fare gli acquisti, i soldi purtroppo non ci sono prima”.

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