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Viterbo - L'incontro conviviale tra Allegrini, Fabbrini, Santucci & co.
Indovina chi viene a cena...
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 27 dicembre 2008 - ore 0,30

- Pd-Udc, c’è l’intesa. Almeno sul menù, tutti d’accordo.

Quando si tratta di primi, secondi e contorni, il rimpasto è molto più semplice. Così la cena natalizia organizzata da Angelo Allegrini per una rimpatriata tra ex democristiani, è stata un successo. L’oggi democratico segretario provinciale, un tempo democristiano, ha chiamato a raccolta i compagni d’avventura nella Dc, le cui strade la storia ha separato. Chi nell’Udc, chi nel Pd, chi altrove.

Una rimpatriata che più di uno ha letto in salsa accordo per la Provincia con il partito di Gigli. Anche se sulla giusta dose d’ingredienti per condire la pietanza, le differenze di gusto restano. Nel Pd il rimpasto è troppo salato per qualcuno, mentre fuori dal partito, Rifondazione l’ha già dichiarato indigesto.

Sta di fatto che la cena di lunedì scorso, tra il tintinnio di posate, un brindisi e l’altro, è stata un successo e i più entusiasti ne hanno tratto ottimi auspici in prospettiva accordo. Ormai con i tempi di cottura ci siamo.

Anche se trattandosi di una rimpatriata fra ex democristiani, difficile che a tavola non siano tutti d’amore e d’accordo. E’ il dopo cena che conta.

Sull’incontro, scarse le notizie trapelate. Top secret il menù. Tra i democratici commensali, oltre ad Allegrini, anche Manglaviti e Fabbrini e per l’Udc Gianmaria Santucci.

Se questo è stato l’appuntamento più ghiotto nei giorni di festa, altre tavole nel Pd sono state imbandite. Quella di Ugo Sposetti. Intima, tra i più stretti collaboratori e sempre lunedì scorso. Una ventina in tutto, per scambiarsi gli auguri e non solo. In un clima di festa, probabilmente avranno avuto modo di pensare a come organizzarsi per far sentire la propria voce. Sono maturi i tempi per un partito ombra?

Prima delle due cene, lunedì c’è stato anche l’incontro di Giuseppe Fioroni per Quarta fase. Centocinquanta i presenti. Tanti, seppure non le folle oceaniche di un tempo. Stavolta, però, non era una cena, ma il varo dell’associazione.

Passato Natale, la festa non è finita. Il 29 brindisi al Pd organizzato da Alvaro Ricci del comunale, ma altri si aggiungeranno per levare in alto i calici.

E se tra i democratici le cene si moltiplicano, altrove c’è chi resta a dieta.

Alleanza Nazionale ha rinviato quella di Natale a dopo l’Epifania. Cogliendo l’occasione dell’arrivo a Viterbo di Matteoli.

Ma qualcuno sottovoce fa sapere che la visita del ministro sia stata solo una scusa. In realtà, nonostante i ripetuti inviti, le adesioni scarseggiavano, anche se allargate pure ai familiari degli iscritti.

Quindi meglio annullare piuttosto che trovarsi a mangiare tra pochi intimi. Perché a Natale sono tutti più buoni. Ma le eccezioni esistono e più di una si trova dalle parti di via Cardarelli.

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