:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Reprimenda dell'Ascovit al Comune
"Mangiando cornetti al boulevard..."
Viterbo - 29 dicembre 2008 - ore 9,50

Riceviamo e pubbichiamo
- Sembra proprio che gli ultimi spiccioli di dibattito politico-amministrativo del 2008 siano stati spesi su due soli argomenti: la riapertura di via Marconi e la vendita notturna di cornetti.

Sul primo punto non si può non notare una stupefacente serie di voltafaccia, da parte di attori di varie compagnie.

Ci permettiamo di ricordare all’attuale maggioranza di Palazzo dei Priori che la riapertura al traffico, pur parziale, di via Marconi, faceva parte integrante del programma elettorale presentato ai viterbesi in genere e alle associazioni di categoria in particolare.

Ricordiamo altresì all’opposizione le numerose, reiterate proposte di sospensione del provvedimento di chiusura rivolte a suo tempo alla giunta Gabbianelli.

Ricordiamo a tutti le migliaia di firme raccolte, il ricorso al Tar, e altro ancora.

E’ troppo chiedere un po’ di coerenza? Non ci sembra che nel frattempo sia maturata una situazione tale da giustificare un tale cambio di rotta: qualcuno ha visto nuovi parcheggi o bus pollicino non inquinanti?

Per quanto ben congegnata, la telenovela del boulevard di via Marconi non riesce però ad insidiare il primato di indici di ascolto della soap opera dei cornetti.

Appassionati dibattiti sulla stampa, autorevoli interventi in consiglio comunale, repliche e controrepliche di amministratori e di rappresentanti di categoria: vietare o no la vendita di cornetti nelle ore notturne?

Non che Ascovit voglia partecipare al praticatissimo sport del benaltrismo, di questi tempi auspicheremmo però altre priorità in agenda, specie considerando che il viterbese è tutt’altro che un’isola felice, nel generale contesto di crisi.

Si potrebbe avere, ad esempio, qualche certezza sul collegamento ferroviario necessario per l’aeroporto? O una decisione sulla gestione delle terme ex Inps, visto che sono decenni che si parla di Viterbo città termale?

Sembra che la nostra classe dirigente non si renda conto di come le occasioni di sviluppo siano treni che passano una volta sola, e che riesca ad offrirci solo un premio di consolazione: niente aeroporto, niente terme, niente città di arte e cultura...ma vuoi mettere la soddisfazione di sgranocchiare cornetti passeggiando al boulevard?

Coordinamento Ascovit

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564