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Viterbo - Cna- Interviene il segreterio Meschini
Risparmio energetico, il decreto colpisce le imprese
Viterbo - 2 dicembre 2008 - ore 16,35

- Il segretario della Cna Associazione Provinciale di Viterbo, Adalberto Meschini, ha espresso, ieri, forte preoccupazione per la misura del decreto legge cosiddetto anticrisi che depotenzia gli sgravi fiscali introdotti dal precedente governo a favore degli interventi per l’efficienza e il risparmio energetico, disponendo, di fatto, il blocco delle attività in un settore innovativo e trainante per lo sviluppo.

La Finanziaria 2008 consentiva, per l’installazione di pannelli solari e per altri investimenti in tema di riqualificazione energetica, la detrazione del 55 per cento in sede di dichiarazione dei redditi. L’iter per accedere agli incentivi diventa adesso molto più complicato. Non solo. Il provvedimento varato la scorsa settimana ha introdotto un plafond all’utilizzo dell’agevolazione fiscale, oltretutto con effetto retroattivo.

Anche la Cna nazionale esprime sorpresa per il provvedimento. “Disporre che, per sapere se si ha diritto allo sgravio del 55 per cento, è necessario attendere il mese di giugno 2009 o 2010, potendo i contribuenti interessati presentare l’apposita domanda solo a tale data, significa affossare un intero settore -dichiara il segretario generale, Sergio Silvestrini-.

E parliamo di un settore che, aiutato proprio dalla detrazione, ha contribuito alla crescita economica del Paese: le oltre 230mila domande inoltrate in due anni, portano a calcolare un volume di 3,3 miliardi di euro di investimenti in ristrutturazioni ed isolamento di edifici, in installazione di pannelli solari, di caldaie a condensazione e di impianti a maggiore efficienza. Se a ciò si aggiunge che si stima che gli interventi effettuati abbiano dato luogo finora ad una riduzione di oltre 200mila tonnellate annue di emissioni di anidride carbonica, a maggior ragione si comprende lo sconcerto per la decisione presa”.

“In un momento di stagnazione, mettere un plafond e, cosa ancora più grave, introdurlo anche per il 2008 -prosegue Silvestrini- significa incrinare ulteriormente la fiducia di chi aveva programmato un investimento di contenimento energetico nel 2009”.

La misura colpisce le imprese delle costruzioni, dell’impiantistica, dei produttori di infissi e le attività innovative collegate a questi settori, che danno un contributo determinante al rilancio competitivo del Paese. Davvero sconcertante in una fase che richiede interventi a sostegno delle imprese e dei consumi.

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