Riceviamo e pubblichiamo - Caro direttore,

nell'augurare un buon 2009 a te e a tutti i tuoi lettori fra i quali mi annovero anch'io che apprezzo il tuo lavoro quello dell'amico Giuseppe Ferlicca e di tutti i tuoi collaboratori, vorrei approfittare della tua ospitalità per discutere di un argomento che negli ultimi tempi ha tenuto banco.

Mi riferisco alle polemiche che in queste ultime ore hanno coinvolto il ruolo della Chiesa nella società in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal ministro Brunetta.

Spesso mi trovo in disaccordo con le posizioni espresse dal cardinale arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi ma devo dire che la sua decisione di stanziare un milione di euro in favore dei disoccupati della diocesi è una scelta più che giusta e che è invece sbagliato accusare la Chiesa di non fare abbastanza per i poveri.

Tettamanzi ha fatto ciò che qualsiasi altro arcivescovo, vescovo o anche parroco dovrebbe fare nell'ambito delle proprie possibilità economiche. Come un vero pastore ha portato luce nelle tenebre. E quali tenebre possono essere più terribili di quelle che aleggiano su chi non ha o ha perso il lavoro e non sa come sopravvivere o sfamare i propri figli?

Brunetta ha poi chiarito il senso delle sue parole ma l'amarezza senza dubbio resta.

Come resta l'amarezza per le parole pronunciate dal presidente della Camera Gianfranco Fini nelle scorse settimane e relative ad uno scarso interessamento della Chiesa nei confronti della sorte degli ebrei durante gli anni del nazismo.

Ecco approfitto della tua ospitalità per ringraziare la Chiesa per quanto ha sempre fatto e farà in favore dei poveri, degli emarginati, dei senzatetto, dei perseguitati, dei disagiati con la speranza che nel 2009 questo impegno prosegua e si rafforzi in ogni parte del mondo, affinché ad ognuno non manchi mai una parola di conforto e di amore e a nessuno abbia a mancare un tozzo di pane.

I politici evitino di screditare l'azione caritatevole della Chiesa che non è fatta solo di cardinali ma di missionari, preti, suore e laici consacrati che ogni giorno rischiano la vita per fare il bene agli altri.

Soprattutto evitino di farlo quelli di centrodestra che con troppa facilità dimenticano di aver vinto le elezioni grazie al voto determinante di buona parte del mondo cattolico, quello stesso mondo che non esita a destinare l'8 per mille alla Chiesa Cattolica ben consapevole che quei soldi saranno ben investiti.

Evitino quindi di far ricredere, o peggio ancora pentire, i loro stessi elettori.

Un saluto e tanti auguri

Americo Mascarucci