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Viterbo - Assemblea generale Fials - Medici
Precarietà ospedaliera, centinaia di medici nel dimenticatoio
Viterbo - 3 dicembre 2008 - ore 12,25

Riceviamo e pubblichiamo - Martedì 2 dicembre, si è svolta l’assemblea generale degli iscritti alla Fials – Medici, che rappresenta una delle organizzazioni sindacali più rappresentative dei medici dipendenti delle strutture pubbliche e private della provincia di Viterbo.

Nel corso della riunione, dove hanno partecipato numerosi specialisti dell’ospedale di Belcolle e degli ospedali periferici, sono scaturite una serie di criticità nell’ambito sanitario soprattutto ospedaliero, che rischiano di causare pesanti ripercussioni sulla qualità e quantità delle prestazioni sanitarie erogate.

In particolare, si è posto l’accento sul problema dell’organizzazione dei “servizi di guardia” e di “pronta disponibilità”, spesso causa di discriminazioni e conseguenti conflitti all’interno della stessa categoria e la necessità di razionalizzare il ricorso al lavoro straordinario, strumento utile per fronteggiare situazioni imprevedibili o, comunque, di difficoltà organizzative, evitando dispendio di energie e risorse assolutamente meglio impiegabili.

La cronica mancanza di posti letto, soprattutto nei reparti di chirurgia, contribuisce in maniera impressionante ad allungare le liste d’attesa per gli interventi chirurgici con gravi disagi per gli utenti e conseguenze negative per l’immagine della struttura e la professionalità degli operatori.

Inoltre, l’organizzazione dell’attività libero professionale intramoenia, che secondo il regolamento aziendale dovrebbe “ rafforzare la capacità competitiva dell'azienda sanitaria”, non solo sul mercato dei servizi garantiti e finanziati dal Ssn in concorrenza con le strutture private, ma anche sul mercato più generale dei servizi sanitari, comporta spesso notevoli difficoltà per gli operatori medici e del comparto che non vedono garantito il diritto all'esercizio della libera professione e alla valorizzazione del ruolo e delle opportunità professionali.

Non è accettabile che l’azienda abbia proposto alla Regione Lazio, con nota n. 52828 del 5 novembre 2008, un piano di stabilizzazione del personale precario dipendente del comparto, dimenticando completamente centinaia di medici, biologi, veterinari, farmacisti, psicologi, chimici e fisici, vessati da una disumana e lunga situazione di precarietà.

Né può essere sottaciuto che, alcuni incarichi di direzione di strutture sanitarie, dovrebbero essere rivisti alla luce di una organizzazione territoriale più rispondente alla reale domanda dell’utenza e meno incline alle esigenze personali dei singoli operatori.

Infine, l’assemblea ha dato mandato al segretario Provinciale, sugli argomenti sopra citati, di avviare ogni intervento utile a tutela della categoria, nel rispetto del contratto nazionale di lavoro e della normativa vigente in materia.

Segreteria provinciale Fials medici
Lanfranco Martinengo.

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