:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Decreto anticrisi, fonti rinnovabili e risparmio energetico - Interviene l'associazione degli Ecologisti democratici
"Il governo ha una visione arretrata dello sviluppo"
Viterbo - 3 dicembre 2008 - ore 16,00

- "Il decreto cosiddetto anticrisi non solo dimostra l’inadeguatezza del governo ad affrontare la crisi, ma evidenzia una visione arretrata dello sviluppo e blocca processi significativi di innovazione".

A sostenerlo, è l’associazione degli Ecologisti democratici della Tuscia a mezzo del suo coordinatore provinciale Paolo Felice, a proposito della misura che rende d’ora in poi molto più difficile e meno certo l’accesso alla detrazione fiscale del 55%, introdotta dal governo Prodi, per le famiglie e le imprese che effettuano interventi di riqualificazione energetica.

“Il precedente esecutivo aveva puntato sull’efficienza e il risparmio energetico, attivando un meccanismo virtuoso, che ha stimolato, in due anni, 230mila famiglie ad investire nelle fonti rinnovabili per oltre 3 miliardi di euro e ha creato lavoro in un sistema di piccole e medie imprese che è legato all’edilizia di qualità e utilizza nuove tecnologie - evidenzia l’associazione -. Proprio con il decreto che avrebbe dovuto aiutare i consumi e il rilancio dell’economia, invece, il governo Berlusconi disincentiva, di fatto, il ricorso agli sgravi e produce disorientamento e sconcerto tra coloro che hanno sostenuto gli investimenti, oltre che tra gli imprenditori, considerato che, fatto gravissimo, il provvedimento ha effetto retroattivo”.

“Questo governo ha già dimostrato, nel confronto aperto in Europa sul pacchetto clima ed energia, di non aver capito l’importanza della lotta ai cambiamenti climatici e di scelte orientate, in tema di energia, verso le rinnovabili, per una crescita sostenibile nel segno dell’innovazione.

La politica energetica e ambientale del governo di centrodestra, non solo ci allontana dal resto dell’Europa, ma ci esclude dal treno della nuova rivoluzione industriale verde basata su tecnologie pulite, efficienza energetica e fonti rinnovabili. Un new deal in grado sollevare l’economia dalla crisi finanziaria che stiamo vivendo.

La misura contenuta nel decreto anticrisi rischia di farci compiere dei passi indietro anche rispetto alle esperienze positive che si erano messe in moto.

Per l’associazione degli Ecologisti democratici, lo sviluppo delle energie rinnovabili resta una scelta strategica. Una sfida.

E su questa, dal prossimo mese di gennaio, apriremo, anche nella Tuscia, un confronto che coinvolgerà - conclude la nota - consumatori, imprese, Università, scuola, amministratori locali, associazionismo”.

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564