- Dopo Viterbo, Roma, Bologna, Pisa, Matera e numerose altre città della Penisola giovedì 4 dicembre la Compagnia di “Eta Beta Teatro” sbarca a Latina per interpretare lo spettacolo “L’Odissea”. Questa volta il palco che li accoglie è il teatro della Casa circondariale di Latina, su invito del suo direttore e del Ministero della Giustizia.
Per i ragazzi diversamente abili di “Eta Beta”, esibirsi in carcere non è certamente una novità, considerando le loro perfomance nei teatri di Rebibbia a Roma e di Mammagialla a Viterbo.
“Portare il nostro teatro in carcere – dichiara Giampiero Brizi, responsabile dei laboratori integrati – contribuisce ad abbattere pregiudizi e barriere. Le precedenti esperienze ci hanno insegnato che dopo i momenti iniziali, caratterizzati da curiosità e diffidenza, nasce tra attori e pubblico una fortissima sintonia”.
Lo spettacolo “L’Odissea”, ispirato al capolavoro di Omero, è interpretato da 15 ragazzi diversamente abili e da alcuni volontari, sotto la guida della regista Maria Sandrelli e la supervisione artistica di Riccardo Della Pietra Vannuccini. Il copione prevede sette quadri: Prologo, Incontro con Nausicaa, Penelope e i Proci, Sirene seduttrici, Ciclope, Circe, Ritorno a casa.
Per l’Associazione “Eta Beta” l’esperienza teatrale costituisce ormai un punto cardine nelle attività di integrazione dei giovani diversamente abili. Avviato a Viterbo nel 1997 dal neuropsichiatra infantile Giorgio Schirripa, il teatro integrato prevede la compresenza sul palco e dietro le quinte di attori professionisti, volontari e persone diversamente abili.
I laboratori teatrali sono realizzati in stretta collaborazione e sotto la supervisione educativa con la Neuropsichiatra Infantile della Asl di Viterbo diretta da Marco Marcelli, e con il supporto degli operatori della “Cooperativa Gli anni in tasca”. Per la prossima stagione sono in programmazione nuovi spettacoli, per i quali sono in già corso i laboratori teatrali.