:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
   
Viterbo - Lavoratrici asili nido - Pressing di Talotta (Pd) su Marini
"La stabilizzazione si può e si deve fare"
Viterbo - 3 dicembre 2008 - ore 10,35

Riceviamo e pubblichiamo
- “I lavoratori degli asili nido posseggono tutti i requisiti per la stabilizzazione.

E il Comune spieghi perché ad alcuni nega il contratto a tempo indeterminato, ad altri no”.

Il consigliere del Partito democratico, Roberto Talotta, interviene sulla questione dei 29 precari degli asili nido del capoluogo, in attesa di stabilizzazione da parte del Comune che, esprimendo un parere tecnico, sostiene che non ne possederebbero i requisiti. Tesi fortemente rigettata dal Pd, che per bocca di Talotta sostiene:

“La stabilizzazione si può e si deve fare”.

Ecco la ricostruzione della vicenda, fatta dal consigliere: “Con determinazioni numero 349-350-351 dell’11 giugno 2008, il Comune di Viterbo aveva indetto un concorso pubblico, con scadenza il 12 luglio 2008, per la copertura a “tempo indeterminato” di 15 posti di “Istruttore educatore”, 5 di “Assistente educatore” e 9 posti di “Collaboratore tecnico”, da impiegare negli asili nido comunali”.

“Con nota del 30 giugno 2008, in veste di consigliere comunale – ricorda Talotta – ho segnalato al sindaco, all’assessore ai Servizi sociali e al dirigente del Personale, la presenza di alcune irregolarità e di vizi procedurali nei bandi di concorso che ne inficiavano la validità e, di conseguenza, potevano incorrere in una serie di giustificati ricorsi da parte dei candidati esterni, a rischio di esclusione dalle prove selettive”.

“Preso atto del vistoso errore, la giunta comunale – prosegue - provvedeva all’annullamento dei concorsi in questione per dare il via al cosiddetto “processo di stabilizzazione” del personale precario e, più precisamente, delle dipendenti degli asili nido, alcune delle quali con anzianità di servizio di oltre 10 anni. Il 5 agosto 2008, si procedeva così ad un accordo di consultazione tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni sindacali presenti in azienda, previsto dalla circolare interpretativa Anci del 28 marzo 2007, nella quale si prospettava il metodo per la stabilizzazione delle operatrici precarie”.

“Nella successiva deliberazione di giunta, la numero 79 dell’08 agosto 2008, mentre si manifestava la volontà di procedere alla soluzione positiva della vertenza, nel contempo – racconta il consigliere del Pd - si richiedeva un “circostanziato parere da inoltrare, nel merito, al Dipartimento della Funzione Pubblica”, con criterio del tutto pretestuoso vista la mirabile chiarezza della stessa circolare dell’Anci con l’emanazione delle modalità applicative di cui al comma 558 della Legge 296/2006”.

“Nella seduta del consiglio comunale del 28 novembre 2008, il responsabile degli Affari generali, ha esposto – prosegue – una sua versione interpretativa, con tanto di dubbi e perplessità sulla sostanza e sul merito della possibilità di assunzione in ruolo del personale precario, scatenando il giusto risentimento delle dipendenti interessate presenti in aula che, di lì a poco, se ne sono andate mostrando evidenti segni di insofferenza”.

“A questo punto – dice – è stato sottoscritto un ordine del giorno a firma dei consiglieri Federici, Barbieri, Mezzetti e Talotta, votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale, che “…impegna il Sindaco e la Giunta alla stabilizzazione del Personale degli Asili Nido, anche in relazione alla deliberazione n. 79 dell’08/08/2008, con la quale si manifestava la volontà di procedere alla stabilizzazione definitiva e, ciò, compatibilmente con le disposizioni di Legge vigenti…”.

“Vorrei ribadire – sostiene Talotta - la validità delle norme dettate in materia e che attribuiscono agli enti pubblici, nei limiti dei posti disponibili in organico, la fattibilità della stabilizzazione dei “precari” in servizio a “tempo determinato” da almeno 3 anni, anche non continuativi o che conseguono tale requisito in virtù di contratti stipulati anteriormente alla data del 29 settembre 2006 ( o anche alla data del 28 settembre 2007 ), requisiti e condizioni che calzano perfettamente con lo status delle 29 operatrici degli asili nido, per le quali si chiede da subito un documento deliberativo che preveda il corso di stabilizzazione con indicato, per ciascuna dipendente, la data di maturazione della prerogativa dei 3 anni di attività, dalla quale decorrerà il rapporto di lavoro a tempo indeterminato”.

“In ultimo, al solo scopo di mettere in evidenza la sperequazione di impostazione deliberativa, non può sottacersi – conclude - il fin troppo semplificato “iter procedurale” per la stabilizzazione di 2 “Istruttori amministrativi”, di cui alla deliberazione 561 del 22 ottobre 2008, con la quale si intende porre fine alla situazione di precariato dei dipendenti interessati, senza realizzare il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali al tavolo della concertazione, per la verifica dei presupposti e delle limitazioni di accesso alla stabilizzazione, come dovrebbe accadere nel caso del personale afferente gli uffici di diretta collaborazione dell’autorità politica”.

Roberto Talotta Consigliere comunale del Pd

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564