Riceviamo e pubblichiamo
- Per il giorno venerdì 12 dicembre, la la federazione provinciale di Viterbo del PdCi ha indetto uno sciopero generale contro le politiche del governo di destra.
I responsabili della gravissima crisi economica e finanziaria sono coloro che negli ultimi 30 anni hanno sostenuto le politiche liberiste, la globalizzazione dei capitali, l’economia fondata sulla speculazione finanziaria.
Ci hanno raccontato:
- che la competizione selvaggia è il motore dello sviluppo: stiamo vivendo la più grave crisi mai vista dal 1929.
- che bisognava privatizzare ogni cosa: hanno tagliato previdenza, sanità, istruzione pubblica e ora ricorrono allo Stato per salvare dal fallimento banche e imprese.
- che bisognava deregolamentare i mercati per aumentare la produttività e il benessere per tutti: è aumentato l’inquinamento di aria, acqua e ambienti di lavoro.
- che i lavoratori dovevano essere più flessibili per avere più opportunità di lavoro: sono diminuiti i salari, i diritti e la sicurezza sul lavoro ed è aumentata la precarietà .
Il Pd.Ci, con in testa il segretario nazionale Oliviero Diliberto, è al fianco del mondo del lavoro per dire no alle politiche economiche e sociali del governo di destra.
Per sostenere l’economia reale, rilanciare l’intervento pubblico in economia con forti investimenti, per una qualificata politica industriale e tecnologica ecosostenibile e per aumentare la spesa per conoscenza al pari degli altri paesi avanzati.
Per sostenere l’occupazione. Incrementare la dotazione del fondo per gli ammortizzatori sociali ed estenderli a tutto il mondo del lavoro.
Incentivare le imprese per sostenere i livelli occupazionali: stabilizzare il lavoro precario delle pubbliche amministrazioni, della scuola, dell’università e della ricerca.
Per sostenere i redditi. Aumentare salari e pensioni, rinnovando subito tutti i contratti nazionali di lavoro aperti.
Reintrodurre un meccanismo di indicizzazione automatica delle retribuzioni da lavoro dipendente e da pensione.
Restituire il fiscal drag e alleggerire il peso fiscale su lavoratori e pensionati. Congelare gli aumenti di prezzi e tariffe.
Per sostenere lo stato sociale. Ampliare l’offerta pubblica di servizi per l’infanzia e l’assistenza agli anziani: rilanciare l’edilizia pubblica e sociale.
Difendere e rafforzare la natura pubblica e universalistica di previdenza, della sanità e dell’istruzione contro i tentativi di privatizzarla come prevede il libro verde di Sacconi.
La segreteria provinciale PdCi - Viterbo