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Viterbo - Cristina Ciucciarelli risponde all'articolo di Antoniozzi
Come affrontare la crisi? Chiedetelo ai nonni
Viterbo - 4 dicembre 2008 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - In riferimento all'articolo del maestro Antoniozzi sui suoi ricordi d'infanzia riguardo al risparmio all'interno di un nucleo familiare, volevo commentare come è stato bello ricordare, nonostate i miei trent'anni, quando mia nonna (ancora ora me lo dice) mi diceva "Spegni la luce che si consuma! Non consumare tanta acqua! Il bagno di ritorno dal lago si faceva nella stessa vasca tutti e tre i fratelli per giocare e sicuramente anche per risparmiare, (ma se si guardano alcune scene di film neorealisti, una vasca di acqua a turno bastava per tutti, e allora nelle campagne erano in tanti)".

E poi effettivamente, con gli avanzi si ricavavano piatti a dir poco prelibati. Il pane duro si dava alle galline come le bucce delle verdure e della frutta (tutt'ora), mentre, d'estate, se si induriva un pò si faceva la panzanella al modo toscano povero, olio e pomodoro bagnato con acqua e aceto.

Da piccola i nostri nonni che venivano dalla guerra, ai pranzi di nozze portavano "la busta" e ciò che non riuscivano a mangiare al ristorante lo mangiavano a casa, perchè avevano conosciuto la fame... quella vera.

Io finora la "busta" di fine pasto la chiedo solo per gli avanzi per il mio cagnolone. Alcuni un pò snob in questa città  "lievemente" provincialotta storcono il naso, mentre non sanno che nel Nord Europa e in America esiste proprio la doggy bag.

Spero che magari basti solo un pò di buon senso a farci superare questa evidente crisi economica, specialmente con il Natale alle porte, e che non dovremo, alla fine, ricominciare a portarci gli avanzi a casa come i nostri nonni!

Cristina Ciucciarelli

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