Riceviamo e pubblichiamo - Mercoledì 10 dicembre 2008 alle 16:30, presso la sala delle conferenze della Banca di Credito cooperativo di Ronciglione in via Roma, si svolgerà un incontro aperto.
Sono invitati a partecipare all’incontro sul tema “Quale futuro per la nostra scuola?” tutti gli insegnanti e il personale delle scuole di Ronciglione, le famiglie degli alunni e chiunque sia interessato per discutere sui recenti provvedimenti legislativi che riguardano la scuola.
Anche a Ronciglione il personale della scuola e i genitori sono preoccupati del fatto che i tagli previsti vadano a incidere profondamente sulla qualità dell’insegnamento.
I decreti del governo produrranno gravi danni alla scuola pubblica a tutto vantaggio della privatizzazione dell’istruzione.
La riduzione del tempo scuola, nella scuola d’infanzia, da 40 a 25 ore, con la presenza di un solo insegnante nella sezione con bambini dai due anni e mezzo ai cinque, farà sparire le ore di compresenza che, fino ad ora, hanno garantito la realizzazione di attività mirate allo sviluppo armonico della personalità del singolo bambino.
Si prepara una scuola d’infanzia in cui i bambini vengono parcheggiati e custoditi fino al ritorno dei genitori.
Infatti, potrà, un solo insegnante, offrire contemporaneamente proposte didattiche adeguate agli alunni di fasce di età diverse?
Per quanto riguarda la scuola primaria, l’introduzione del maestro unico comporterà l’impossibilità di impostare il lavoro dei docenti in classe sulla collaborazione e sul confronto, specialmente in riferimento ai bambini in difficoltà, alle scelte didattiche, agli stili di apprendimento.
Ogni insegnante, così, resterà solo di fronte alla classe, alla didattica, alla psicologia dei bambini.
Anche per la scuola primaria, la riduzione dell’orario scolastico, da 30 a 24 ore e la riconferma di tutte le discipline d’insegnamento, impoverirà enormemente l’offerta formativa.
Un solo maestro, infatti, dovrà insegnare tutte le discipline (tutti gli anni dedicati alle specializzazioni andranno sprecati e il maestro “unico” dovrà insegnare anche l’inglese) in un tempo ridotto rispetto ad oggi (6 ore in meno settimanali) e non potrà garantire il tanto decantato insegnamento personalizzato a tutti gli alunni che, fino ad oggi, ha consentito, grazie alle ore di compresenza, di effettuare attività di potenziamento per i bambini che hanno doti spiccate e di recupero per quei bambini che hanno ritmi di apprendimento più lenti.
Il ritorno al “maestro unico” alle elementari e la riduzione dell’orario rappresentano un salto all’indietro, a una scuola non più capace di rispondere alle esigenze della società di oggi, così diversa da quella “immaginata” dalla Gelmini.
Insomma, la “riforma” si svilisce la relazione educativa, diminuisce il tempo reale che ogni insegnante potrà dedicare a ciascun bambino e studente, cresceranno gli insuccessi scolastici, i problemi di gestione educativa delle classi e disciplinari degli alunni e studenti: il ritorno al voto numerico e del voto di “condotta” non sono una soluzione, ma “fumo” negli occhi delle famiglie e sviliscono una questione fondamentale e delicata come quella della valutazione degli alunni.
Da non dimenticare che i tagli degli organici (decine di migliaia nei prossimi tre anni tra insegnanti e personale della scuola) porteranno all’espulsione del personale precario che da anni e anni permette alla scuola di funzionare e costituisce una naturale occasione di rinnovamento della scuola italiana.
Sono invitati a partecipare all’incontro sul tema “Quale futuro per la nostra scuola? ” tutti gli insegnanti e il personale delle scuole di Ronciglione, le famiglie degli alunni e chiunque sia interessato al futuro della Scuola pubblica.
Comitato genitori - insegnanti di Ronciglione
