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Viterbo - Il Sodalizio dei facchini di S. Rosa presenta il bilancio e attacca una parte della stampa
"Vergognatevi!"
di Maria Letizia Riganelli
Viterbo - 5 dicembre 2008 - ore 16,15

- Qualche attimo di nervosismo. Qualche giornalista che trema. E qualche parola grossa di troppo. Poi tutto torna sereno. Forse.

Stamattina nella sala del consiglio di Palazzo dei Priori è andata in scena la conferenza stampa dei facchini di Santa Rosa per presentare il rendiconto delle cene in piazza del 2008.

Ma è solo alla fine che tra domande e risposte scatta la tensione. Tornano alla ribalta, sollecitate dalla stampa, le lotte intestine all'interno del Sodalizio e i presunti fatti di Milano che avrebbero visto alcuni facchini spassarsela.

E tanto per ribadire il concetto il capofacchino Sandro Rossi a microfono aperto spara: “Il Sodalizio è unito. Basta con le illazioni. Basta con questa campagna mediatica denigrante. I fatti di Milano non esistono. Vergognatevi!”. Invettiva diretta solo a qualcuno dei giornalisti presenti.

Ma è solo una parentesi.

Perché il sindaco Giulio Marini, il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini, il capofacchino Sandro Rossi e un folto gruppo di facchini sono lì per l'operazione trasparenza. Ovvero rendere pubblici i conti del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa.

“Noi non siamo un ente pubblico – afferma Mecarini – quindi non siamo tenuti a rendere pubblico il nostro bilancio, ma visto che ci è stato richiesto lo facciamo senza problemi. Premetto che dal 2007 la contabilità del Sodalizio è in mano a uno studio commerciale”.

Ecco i numeri. “Per le cene in piazza in totale abbiamo incassato 48mila euro. Tolti 28mila euro di spese, rimangono 20mila euro che abbiamo destinato, com'è ormai prassi, ad associazioni ed enti per beneficenza”.

I 20mila euro sono stati così ripartiti: mille euro all'associazione bambini diabetici, 1.300 euro alla Fattoria Alice, 1.500 alle suore clarisse di Santa Rosa, mille euro ai frati Cappuccini, mille alla Caritas, 500 alle suore di Santa Giacinta, mille alla Curia vescovile, mille all'associazione onlus Apredeon, mille a un bambino malato di Pitigliano segnalato da un facchino. Altri 500 euro andranno all'associazione Eta beta, 500 all'Abc, 500 all'Unione italiana ciechi, 1.750 euro all'Avis di Viterbo, 1.300 al 118 e 500 all'associazione A.

“Il lavoro del Sodalzio e dei facchini tutti – dice Marini – dimostra quanto questa città abbia nelle proprie radici la solidarietà. Verso Santa Rosa e verso tutta la città. Chiarire quindi gli aspetti economici di queste opere di beneficenza era un atto dovuto che sottolinea l'aspetto volontaristico del Sodalizio.

Dai ricavi delle cene in piazza si passa a quelli per la gestione delle tribune. “Il guadagno – continua Mecarini – è stato di 11mila euro che sono serviti per transennare la città il giorno del Trasporto, per la pozzolana, per le targhe commemorative ai facchini che saranno consegnate domenica durante la festa del socio”.

Poi si passa alle domande. Non quelle dei giornalisti ma quelle che il presidente rivolge a un ipotetico interlocutore. “Mi chiedo e chiedo come mai da poco tempo è nata tutta questa attenzione verso il Sodalzio visto che le cene in piazza si fanno dal 2004”.

Il Sodalizio attende una risposta.

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