- Tutti in cabina. Ma per il volo destinazione aeroporto di Viterbo, c’è tempo.
Ieri a Roma altro incontro fra ministeri Ambiente, Trasporti, Enac, Enav, Adr, Anas, Comune, Provincia e Regione. Il nodo da sciogliere continua a essere quello legato ai trasporti.
“Adr – dice l’assessore comunale Giovanni Arena – ha proposto il percorso via Attigliano – linea veloce – Roma. Ma Rfi ha detto di no”.
Le alternative che restano in piedi, sono note. “La sulla Civita Castellana – Viterbo, su cui la Regione ha investito 250mila euro – continua Arena - o il potenziamento della Cesano – Viterbo. Va trovata una soluzione unica”.
Sollecitazioni a fare qualcosa e a farla anche in tempi brevi, sono arrivate anche dalla Provincia.
“Ricordo – spiega il presidente Alessandro Mazzoli – che nel 2006 Rfi si era impegnata a redigere il progetto di raddoppio sulla Cesano Viterbo. Progetto da presentare entro 2008, completando i lavori nel 2015. A oggi non c’è nemmeno la progettazione. Noi abbiamo insistito per il raddoppio”.
I collegamenti, nodo su cui si gioca gran parte del futuro per il nuovo scalo, per questo è stato convocato un tavolo ad hoc dal ministero ai Trasporti.
Intanto si corre per presentare entro il 31 dicembre il documento attuativo alla presidenza del consiglio. Serve a inserire lo scalo nella legge obiettivo per il Lazio e quindi ad accedere alle risorse necessarie.
Ieri in primo piano anche l’ambiente.
“Abbiamo affrontato – dice il presidente della Provincia Mazzoli – le questioni legate gli aspetti paesaggistici per predisporre la valutazione ambientale strategica entro la prima metà di gennaio e quindi renderla pubblica per le eventuali osservazioni”.