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Viterbo - La Quercia
Castagnaro presidente del Pd
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 5 dicembre 2008 - ore 0,30

- L’elezione del presidente dell’assemblea comunale coglie in castagna il Pd.

Come da copione, ieri nella riunione convocata alla Quercia i democratici si sono riuniti per procedere all’elezione di Antonio Castagnaro.

Tanto per cambiare, l’argomento ha diviso le varie anime del Partito democratico.

E forse, proprio per dribblare la democratica indecisione dei suoi, il segretario Alvaro Ricci probabilmente avrà detto ai suoi: “Non avrete altro candidato all’infuori di Castagnaro”.

Così è stato. Castagnaro eletto.

Solo che la votazione ha riscosso poco successo. Voti sufficienti per nominarlo presidente. Ma pochi, rispetto ai 135 iscritti. E quelli che gli hanno accordato la loro preferenza, lo hanno fatto sulla fiducia.

Di solito, infatti, in queste circostanze, è buona norma d’educazione politica da parte del candidato, che parli, illustrando le sue idee.

Non stavolta. E nemmeno sono stati aperti i termini per presentare le candidature.

Tanto che qualcuno si è lasciato sfuggire: “Ai bei tempi del Cremlino si discuteva di più”. Nostalgia. Un po’ democratica e un po’ canaglia.

Così Antonio Castagnaro ha parlato a votazione fatta.

Bene se è riuscito a convincere qualcuno tra quelli che non lo hanno sostenuto. Meno bene se ha fatto ricredere chi invece gli ha accordato il proprio consenso. Il regolamento del Pd non prevede il diritto di ripensamento.

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