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Viterbo - Civita Castellana - La Cgil chiede spiegazioni ai vertici di un supermercato
"Basta con i continui trasferimenti dei lavoratori"
Viterbo - 5 dicembre 2008 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - Sicuramente viviamo un momento difficile per il nostro paese, non c’è settore produttivo che non deve fare i conti con il continuo aumento dei prezzi, prezzi trascinati al rialzo principalmente dalla continua salita del prezzo del petrolio.

Un continuo aumento che sta mettendo in crisi settori cardini per l’economia del nostro paese, e che ricade sulla testa specialmente dei lavoratori, e dei pensionati che sempre con più fatica riescono ad arrivare alla fine del mese.

Di questa crisi non fa eccezione il settore del commercio, della grande, media, piccola distribuzione, un settore che forse per primo paga il prezzo della continua perdita d’acquisto dei salari dei lavoratori e pensionati.

Perdita dei salari derivante anche dalla non volontà di rinnovare i contratti collettivi nazionali, quello del commercio è scaduto ormai da 18 mesi e ancora non si riesce a rinnovare, infatti, nel mese di giugno è già prevista una giornata di sciopero che si unisce ad altre due giornate di sciopero fatte nei mesi di marzo e aprile 2008;

Sono migliaia i lavoratori che operano in questo settore, che spesso, troppo spesso sono chiamati a prestare la propria opera durante le giornate festive, spesso e volentieri senza un riconoscimento economico adeguato per tale servizio, che spesso lavorano anche 10 ore il giorno, che spesso lavorano ininterrottamente per decine di giorni senza che gli sia riconosciuto il normale giorno di riposo, un popolo di lavoratori sempre più alla mercè di pseudo imprenditori che hanno l’unico obbiettivo di fare il loro conto economico sulla pelle di questi lavoratori, arrivando anche a privarli dei più elementari diritti sanciti dalla Costituzione di questo Paese.

Un esempio di quello che dicevo sopra lo sta dando il Supermercato Superconti di Terni, con vari punti vendita sul nostro territorio, due dei quali a Civitacastellana.

In questi due negozi avvengono cose a dir poco deplorevoli, come ad esempio continui trasferimenti di lavoratori da un negozio all’altro, ultimamente anche ad altri negozi della Provincia, senza mai una valida motivazione, lavoratori trattati come pacchi postali e come tali spostati, senza mai preoccuparsi visto gli orari diversi dei due Supermercati delle eventuali problematiche personali che tale spostamento possa portare a quel lavoratore.

Ma la cosa ancora più strana è che tali spostamenti sono stati applicati guarda caso a tutti i lavoratori iscritti al sindacato, e più precisamente alla Cgil.

Ora sarà anche vero che a pensar male si faccia peccato, ma la circostanza è abbastanza singolare, visto che poi uno di questo trasferimenti riguardava proprio un delegato aziendale.

Vorremmo che sia chiara una cosa però, e vale a dire che non accetteremo mai dei simili comportamenti a prescindere che i lavoratori siano iscritti al sindacato o meno, siamo fortemente convinti che la competitività, il conto economico, la capacità di fare impresa si misura sulle capacità d’ogni singola azienda, non con la volontà di privare i lavoratori dei loro diritti fondamentali individuali, questo non l’abbiamo mai accettato, non l’accettiamo, e non l’accetteremo mai.

Massimiliano Venanzi
Segretario provinciale Filcams- Cgil

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