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Viterbo - Tarquinia - Università agraria - Il presidente Antonelli: "Rifondazione apra gli occhi"
"Perché la sinistra flirta con la destra?"
Viterbo - 6 dicembre 2008 - ore 20,00

Alessandro Antonelli, presidente dell'Università agraria di Tarquinia
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Riceviamo e pubblichiamo - Abbiamo già invitato Delle Monache al consiglio, ma forse non sa dove è l’Università agraria.

Ulteriori confronti pubblici ci sembrano inutili.

In merito alla richiesta di documenti di altri soggetti non risulta acquisita, pertanto c’è chi millanta azioni solo per un passaggio giornalistico.

Verona Fiera Cavalli è un pretesto, ma per la sinistra radicale, o meglio per chi oggi a Tarquinia è mascherato come tale, i soliti noti, così tanto di sinistra da far vincere la destra.

Errare è umano, perseverare è diabolico o semplicemente poco onesto.

Evidente l’asse trasversale, l’alleanza strategica che, almeno a Tarquinia, la sinistra radicale ha stretto con il centro-destra e strane lobby di potere economico.

Troppo spesso esponenti della sinistra radicale, o presunti tali, dopo fugaci apparizioni nei partiti, ricompaiono nello schieramento avverso.

Troppo spesso militanti della sinistra radicale flirtano con esponenti del centro-destra, condividendone addirittura la gestione fintamente apolitica di sodalizi e associazioni storiche nella città, peraltro con operazioni elettorali al limite del lecito.

La domanda è: cosa c’è dietro questa alleanza illogica e ideologicamente assurda tra la destra e la sinistra radicale, che puntualmente porta a uno spirito ipercritico nei confronti del Pd e a silenzi assordanti verso la Pdl e il suo governo?

È un dato di fatto che i simboli della sinistra radicale scompaiano a ogni tornata elettorale locale dimostrando come dietro tanto chiasso ci sia il vuoto.

E' un dato di fatto che quei militanti che hanno sostenuto, coerentemente, il centro sinistra alle ultime elezioni abbiano dovuto lasciare i partiti per far posto a chi oggi ha quale unica missione ingiuriare il Pd.

Forse non era vincere il vero obiettivo di chi oggi è nella sinistra radicale, forse si voleva replicare il gioco che cinque anni prima portò il centro-destra al governo della città.

Forse la colpa dell’Agraria, nonostante la pressione di Rc, è stata non replicare il solito copione di aggressione e lite nei confronti del Comune che qualcuno aveva già sperimentato in passato.

Forse è bene che i vertici provinciali di Rifondazione aprano gli occhi, altrimenti saranno complici di situazioni poco chiare atte all’altrui vittoria.

Imprenditori e faccendieri quale attinenza hanno con la sinistra radicale?

Mi domando se dietro gli strali lanciati in esito alla vicenda, peraltro non vera, legata al campeggio ci sia la tutela di interessi, lì sì del tutto privati, di altri gestori vicini e amici della sinistra radicale, magari interessati anche ad altre operazioni, come quella della lottizzazione di San Giorgio o alla zona industriale a Pian d’Organi purtroppo per qualcuno fallite, nonostante candidature di garanzia nel Centro Destra.

Tutti temi che guarda caso sono nel mirino delle accuse dei chiassosi ed esigui militanti della Sinistra radicale.

Per l’amministrazione dell’Università agraria di Tarquinia le procedure a evidenza pubblica sono la regola, non è il Pd a portare progetti su impianti a energia solare degli amici con parcelle da far tremare i polsi, puntualmente rimandati al mittente, non dipendono dal Pd i debiti che l’Agraria deve al fisco per mancati pagamenti riferiti agli anni novanta.

Vuoi vedere che alla fine chi agisce nel rispetto delle regole amministrative sono proprio quelli del Pd mentre chi vuole usare la cosa pubblica per perseguire interessi personali o vicinali è proprio chi oggi millanta anima candida o rossa che dir si voglia?

Vuoi vedere che davanti alla Corte dei conti, in barba a qualche giornalista compiacente, ci finisce qualcun altro?

Come sempre chi alza polvere è per nascondere ciò di cui ha paura, chi dirige veramente l’allegra brigata della sinistra radicale non ha più nulla da insegnare, i suoi metodi sono tristemente noti: buttare fango sugli altri.

Alessandro Antonelli
Presidente dell'Università agraria

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