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Viterbo - Bolsena - La Soprintendenza interviene di nuovo, il Pdci ironizza
Le finestre vanno riaperte completamente
Viterbo - 6 dicembre 2008 - ore 12,58

Le finestre tamponate

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Riceviamo e pubblichiamo - Dopo “Le finestre tamponate abusivamente” e “Le finestre semichiuse: ancora un abuso”, sta per uscire sugli schermi il terzo atto della saga.

Ricordiamo brevemente, per chi se le fosse perse, le prime due puntate.

Il primo film si apre con Equitani che tampona abusivamente, senza chiedere alcun permesso, due finestre del palazzo comunale, bene storico vincolato. Insorgono i Comunisti Italiani, fanno un esposto alla Soprintendenza; appare misteriosamente una delibera, 15 giorni dopo la tamponatura; la Procura sequestra tutte le carte (poche, per la verità) e il film si chiude con la Soprintendenza che invita il sindaco a ripristinare la situazione.

Sceneggiatura perfetta, che chiude il film ma lascia aperta una porta per l’eventuale sequel. Si passa così al secondo atto, dalla trama più semplice ma col colpo di scena finale.

Equitani infatti non ottempera all’invito della Soprintendenza e non riapre le finestre. Nel frattempo, invece, incarica un geometra di redigere due progetti consecutivi di tamponatura a cose ormai avvenute. I Comunisti Italiani insistono con le richieste di intervento delle autorità superiori. In un “crescendo rossiniano” di telefonate e lettere, la Soprintendenza alla fine deve intervenire e ordinare al Comune di riaprire quelle benedette finestre, una volta per tutte.

Ed ecco il colpo di scena (ma chi è la sceneggiatrice, J. K. Rowling?): Paolo “harrypotter” Equitani si inventa la “genialata”. Apre l’esterno e lascia tamponata la parte interna. E lo fa senza presentare alcun progetto, così come previsto per legge, compiendo di conseguenza un altro abuso.

Nuova protesta dei Comunisti Italiani e il film si chiude senza che lo spettatore abbia capito chi sia dalla parte del torto. Ma è solo un modo escogitato dalla produzione per avere l’opportunità di fare il terzo film.

Ed eccolo, finalmente, l’atto conclusivo della saga.

Un film che si preannuncia carico di suspense e del quale conosciamo solo l’inizio.
La Soprintendenza, dopo l’ennesimo esposto del sottoscritto, in data 1° dicembre 2008 invia una lettera definitiva al sindaco e alla Procura della Repubblica, nella quale perentoriamente intima ad Equitani di riaprire anche la parte interna della finestre, non prima però di aver presentato un regolare progetto.
Come andrà a finire?

Riuscirà Paolo “harrypotter” Equitani ad escogitarne un’altra delle sue o dovrà finalmente abbassare la testa ed ammettere la sua sconfitta? Riaprirà le finestre o userà gli effetti speciali proiettando sui vetri una sua foto a grandezza naturale, per far credere che dentro è aperto? E ancora, riuscirà finalmente a raccontarci quanto è costato questo giochetto e chi ha pagato la sua delirante decisione? Chissà…

“Le finestre, Equitani e gli abusi: l’atto finale!”, un film prodotto, diretto e interpretato da Paolo Equitani.
A Natale… nelle migliori sale cinematografiche.


Radames Petti
Capogruppo PdCI
Consiglio Comunale Bolsena

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