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Viterbo - Juppiter e Fondazione Exodus
Fabio Concato chiude Particolari
Viterbo - 8 dicembre 2008 - ore 15,15

- Serata che fa battere il cuore, quella di chiusura di ‘pARTIcolari’ 2008.

E’ appena trascorsa la notte della consegna del premio nazionale ‘La Casa delle Arti’, premio che ogni anno viene conferito a volti noti che hanno saputo distinguersi per la capacità di coniugare il successo con un positivo stile di vita.

Nonostante l’assenza degli annunciati Sergio Zavoli e Franca Valeri, che hanno promesso non mancheranno di far visita ai ragazzi di Juppiter in altre occasioni, gli intervenuti di domenica nel tempio romanico di San Francesco a Capranica sono stati emozionati dalla voce e dalla presenza, simpatica e mite, di un grande della canzone italiana: Fabio Concato. L’atmosfera è quella di casa, quella di famiglia.

I ragazzi del coro e della scuola di musica di Juppiter accolgono tutti con il migliore degli abbracci: le note e le parole de ‘Il cielo è sempre più blu’. La libertà di Rino Gaetano apre dunque la serata, rimandando così allo spirito di ‘pARTIcolari’ 2008 ben raccolto nella frase-slogan di Gibran: “Liberi dalla saggezza che non piange e dalla filosofia che non ride”.

E’ presente alla festa anche l’anima di Exodus e Juppiter: don Antonio Mazzi. Da lui solo parole schiette, essenziali, dirette: “Noi diversamente dai filosofi siamo tornati alle cose semplici. Seguiamo il sentiero di don Bosco, il sentiero di Cristo. Attraverso le cose semplici cerchiamo di cambiare in primis noi stessi. Occorre cercare di tirare fuori il buono che è dentro di noi, è così che si cambia il mondo. Vorrei che tutti voi cambiaste il mondo tornando alle cose semplici. E’ la scoperta dell’acqua calda ma è importante”.

La serata è un crocevia di vite, di destini che si stringono ogni giorno la mano, di persone presenti fisicamente e nei ricordi, di discorsi, di volti, di sorrisi. Interviene Luigi Maccaro, vicino a don Antonio nell’esperienza della comunità Exodus di Cassino dal 1990: “Exodus è quell’acqua calda di cui parla don Antonio. Per me è stata una tempesta d’acqua calda. Avevo, prima di conoscere Cassino, provato in tanti modi a vivere questa vita in maniera avventurosa. Exodus mi ha permesso di trovare la mia strada: aiutare quelli che nessuno vuole aiutare.

Dargli una seconda possibilità”. Porta la propria testimonianza anche Rosi Marino di ‘Educatori senza Frontiere’, un’altra idea “made in don Mazzi”. Sul palco anche il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli, amico da sempre di Juppiter.

E’ lui a consegnare il premio ‘La Casa delle Arti’ proprio a don Mazzi, per i 25 anni di Exodus. Prende la parola anche il sindaco di Capranica Paolo Oroni che ringrazia sentitamente il lavoro di Salvatore Regoli e del suo gruppo, “lavoro importante per la comunità di Capranica”. E’ poi il momento del ricordo dell’amico Paolo Giuntella, un uomo che aveva Capranica nel cuore e una grande amicizia che la squadra di don Mazzi.

L’arrivo di Concato è di quelli che rapiscono. Il cantautore canta insieme ai ragazzi di Juppiter, scherza con don Antonio, con Salvatore Regoli, con i presenti. Tutto il tempio romanico di San Francesco sussurra le parole di ‘Fiore di Maggio’, da brividi. Per Concato è il premio 2008 ‘La Casa delle Arti’. Premio che gli “costa” una promessa: quella di recitare la parte di San Francesco in un musical teatrale don Antonio vuole realizzare con i 500 ragazzi delle sue comunità. Chiude così ‘pARTIcolari’ 2008, con l’inizio di un nuovo progetto.

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