Riceviamo e pubblichiamo -
I lavoratori Siit intervergono nel dibattito relativo alle problematiche inerenti la società Telete e più in generale sulla necessità di garantire la gestione pubblica e partecipata del ciclo idrico Integrato .
Lo fanno esprimendo le loro preoccupazioni relative ai ritardi accumulati sul piano della piena operatività della società Talete .
Ad oggi noi dipendenti Siit, gli unici pienamente garantiti dalle normative vigenti, relativamente al transito nella società a cui è stata affidata la gestione, ci vediamo sottratto questo nostro diritto per motivi da noi non condivisi e sui quali si sta stendendo un imbarazzante silenzio da parte dei soci Siit e dei politici viterbesi.
Tali ritardi causano incertezze per il nostro futuro con dubbi inerenti anche la sostenibilità economica e la garanzia di retribuzione per i prossimi mesi, ma più in generale questi ritardi causano diseconomie gestionali e aumenti dei costi operativi per la Talete che vanno a gravare sulle bollette dei cittadini dell’Ato Vt1 .
Sollecitiamo i sindaci, in qualità di rappresentanti di questi cittadini, nonché soci Siit, ad accelerare il processo organizzativo di Talete ed a rigettare proposte, come quella della maggioranza del cda Siit, tendenti unicamente a moltiplicare poltrone, incarichi politici e appannaggi .
Chiediamo inoltre che i nostri rappresentanti sindacali partecipino pienamente alla costituzione di un modello organizzativo della società Talete che abbia come proprio fine la piena soddisfazione delle esigenze dei cittadini, piuttosto che perseguire logiche spartitorie e di potere.
Si informa la cittadinanza che è stato chiesto tramite le organizzazioni sindacali un incontro istituzionale al prefetto per accelerare il nostro ingresso in Talete.
I lavoratori Siit fanno inoltre presente di essere determinati ad intraprendere altre forme di protesta se il loro appello non venisse ascoltato.
I lavoratori Siit