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La bara bianca del piccolo David
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Il dolore dei genitore
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Il corteo funebre lascia la chiesa di Villanova
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- In sottofondo solo i singhiozzi dei compagni di scuola, dei tanti amici arrivati da Montefiascone per salutare per l’ultima volta David Onofri.
Si ascoltano netti, nel silenzio in cui cala chiesa di Villanova appena entra la bara bianca seguita dai genitori Sandro e Maria Assunta, i sospiri disperati dei genitori, della sorella e della nonna.
Sono straziati, sperduti e sconvolti. Lo sguardo si perde negli occhi di tutti coloro, tanti, arrivati questo pomeriggio in chiesa per salutare David.
Montefiascone e Viterbo oggi piangono insieme. Tra i banchi il sindaco di Montefiascone Fumagalli, dirigenti e medici della Asl viterbese, Ugo Gigli amico dei genitori. Le insegnanti del liceo scientifico.
E chi non è riuscito a venire ha mandato fiori. Lo ha fatto anche l’università di Tor Vergata, dove studia la sorella di David.
David, 15 anni, è morto lunedì mattina a Montefiascone dopo un tragico incidente stradale. Quando in sella al suo motorino si è scontrato con due automobili, tornava a casa.
Le parole di don Giuseppe, parroco di Montefiascone, si perdono e rimbombano nella chiesa. Sono parole di conforto che cercano una spiegazione.
“Sono tante le domande che si affollano ora nella nostra testa e che non trovano spiegazione umana plausibile. Questa morte dice il parroco di Villanova, don Mauro - sembra aver rubato la gioia, la pienezza dell’esistenza umana”.
Non c’è spiegazione. Quindici anni sono troppo pochi per smettere di vivere.
E quei ragazzi del liceo Leonardo da Vinci, stretti sul fondo della chiesa, che piangono come bambini per un dolore da grandi ne sono la testimonianza.
Anche il vescovo Chiarinelli, in un momento così doloroso cerca di essere vicino alla famiglia Onofri e alla due comunità sconvolte.
In una lettera ai genitori di David scrive parole di speranza. “Questa ferita segna la carne, le parole non sono sufficienti ma cercate conforto e vicinanza”.
Poi l’ultimo saluto al piccolo David. Ai suoi genitori. Mentre la bara bianca e carica di rose scivola via.