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Giancarlo Gabbianelli
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- Da sindaco a consigliere. Dopo le dimissioni, Giancarlo Gabbianelli non lascerà palazzo dei Priori.
In una lunga intervista pubblicata oggi dalla Voce di Viterbo, annuncia di volersi ricandidare per un posto da consigliere. Ma l’ormai ex primo cittadino va oltre.
E imputa non all’Udc in quanto tale, ma a Gigli e in chi gli è politicamente vicino, l’immobilismo in cui si è trovato il Comune.
“Chiunque spiega volesse introdurre questa gente nel Pdl e mi riferisco a Gigli e a qualcun altro, non solo farebbe del male a se stesso, ma alla città”.
Niente accordi con l’Udc? “Esattamente continua Gabbianelli le disposizioni da Roma sono chiare. Nessun apparentamento.
A livello personale non ci sono veti contro tutta l’Udc. Ci sono state persone in questi anni, come Fosca Tasciotti, con cui ho lavorato benissimo”.
E se Gigli dovesse uscire dall’Udc per entrare nel Pdl? “Io continua rispetto a una situazione che i cittadini hanno giudicato molto negativa, non tollererei una cosa del genere. Un ingresso incomprensibile”.
Qualche rammarico per progetti non portati a termine? "Senza l'opposizione di alcuni esponenti Udc oggi avremmo il parcheggio sotterraneo e la chiusura del centro storico. Senza di loro avremmo il nuovo piano regolatore".
Poi un passaggio su Rotelli. “Ho tempo fino al 26 per ritirare le dimissioni ricorda Gabbianelli se dovessi farlo, lo rinominerei subito assessore. Su di lui non grava più alcuna interdizione e sono certo che gli elementi che vengono contestati potranno essere ampiamente chiari a suo favore in sede processuale”.
Su una possibile candidatura alla Camera o al Senato:
“A oggi spiega non ho certezze.
E’ vero che invece ho approfittato di questa finestra per porre fine a una situazione che nonostante i miei sforzi penalizzava la città”.