|
Le fasi dello spostamento della fontana
|
|
|
|
Riceviamo e pubblichiamo - Nonostante il mio ennesimo appello alle autorità competenti, nella mattinata del 15 febbraio 2008 è iniziata a Vitorchiano la rimozione della fontana del XVII sec. con l’intervento di una grande ruspa.
Il bacino superiore della fontana è stato legato alla benna della ruspa e si é tentato di sollevarlo dal corpo conico sottostante.
Tuttavia era cosi fortemente saldato a quest'ultimo che a sradicarsi dalla base massiccia dei lobi è stato proprio il corpo conico?
Quindi in condizioni di equilibrio molto precario, anche il corpo conico è stato a sua volta legato alla benna. Poi, nell'elevazione del bacino e del corpo conico, è avvenuto il distacco e l'inevitabile attrito ha provocato anche una prima rottura .
Una volta deposti a terra i pezzi della fontana, la ruspa si è allontanata e, ormai a cose fatte, è giunta la vigilante della soprintendenza, cui ho immediatamente chiesto se fosse o meno al corrente di ipotetici problemi di stabilità della fontana.
Non senza mia grande sorpresa ella mi ha in termini chiari risposto che la rimozione, lungi dall'esser determinata da fattori di instabilità, era stata contemplata ed attuata perché parte di un complessivo progetto di ristrutturazione, nel cui ambito la fontana sarà ricollocata al centro della piazza Umberto I (sarebbe la IV collocazione); ciò conferma pienamente la fondatezza di quanto denunciato nel mio precedente appello, ma che proprio nulla ha a che vedere con la motivazione espressa nell'ordinanza N. 10 Prot. 1380 del 14-02-2008.
Quando era stata spostata per la seconda volta, nella sua terza collocazione più di settanta anni fa, forse credendo fosse l'ultima, oltre ad aver sigillato ogni sua parte con il cemento, avevano fatto, sempre con il cemento, tutta una colatura di circa 30cm di diametro intorno ai tubi che portavano l'acqua ed attraversavano verticalmente tutta la fontana dalla base al bacino superiore.
Tutte le sue parti erano incollate a questo palo centrale di cemento unificando tali parti in un unico corpo massiccio.
Gli incaricati, anche se hanno provato, frullinando le giunture, a distaccare i pezzi restanti della fontana, si sono ben resi conto che non sarebbe stato possibile ultimare il lavoro senza creare ulteriori gravissimi danni.
Hanno quindi programmato per oggi, giovedì 21, il totale sradicamento avvalendosi di un enorme braccio meccanico.
In pratica, dopo che con martelli pneumatici e scalpelli hanno tolto le pietre intorno alla base provocando altre rotture della fontana, vorrebbero ora imbracarla e sollevarla in blocco: ben si comprende il rischio che si corre, giacché, come già successo, le parti unite potrebbero staccarsi provocando ulteriori rotture.
Anche se le parti rotte durante questo lavoro potrebbero coincidere con alcune giunture fatte in precedenza non credo sia di certo legittimo che a procurarle sia stata la ditta specializzata per la rimozione, semmai il compito di rimuovere eventuali giunture sarebbe spettato alla direzione del centro di restauro incaricato.
Secondo me la realtà è che comunque questa fontana deve essere spostata comunque a prescindere da tutto. Anche perché se non verrà rimontata entro due tre mesi nella nuova collocazione dicono salterebbero i finanziamenti per il progetto della ristrutturazione della piazza Umberto I.
In conclusione, la fontana non aveva nessun bisogno di un restauro strutturale, era fin troppo salda senza bisogno di alcun intervento di consolidamento.
Ancora sarebbe possibile fermare questo scempio.
Si esprime l'auspicio che le autorità competenti abbiano avuto modo di valutare e verificare la fondatezza di quanto descritto, sia qui che in precedenza, e offrano finalmente la dimostrazione di come, correggendo i precedenti errori, sia pur sempre possibile dare un buon esempio di rispetto del nostro patrimonio storico, artistico e culturale.
Riccardo Spinella