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Le organizzazioni sindacali del corpo di polizia penitenziaria, dopo l'indizione dello stato di agitazione presso l'istituto “Mammagialla” di Viterbo, hanno intrapreso un'astensione collettiva dalla mensa di servizio dal 20.
Il personale con grande sorpresa, ha preso atto che la direzione, in data 19 ha emanato un avviso di servizio nel quale chiedeva, ad ogni dipendente, di dichiarare se intendeva usufruire della mensa di servizio.
Per le organizzazioni sindacali l'atto è interpretabile come una chiara intimidazione e schedatura atta a lenire e avere onoscenza dell'entità della protesta.
Atto che se confermato sarebbe un'atto gravissimo con ripercussioni sul personale ma soprattutto sui principi fondamentali del diritto di protestare, principio cardine dei paesi democratici.
Per la direzione, interpellata dalle organizzazioni sindacali, è ritenuto un mero atto contabile dovuto, ma la cosa strana resta il fatto che un simile controllo mai visto nell'isittuto, abbia avuto inizio proprio il giorno prima della manifestazione. Coincidenza?
Le organizzazioni sindacali con ribadiscono lo stato di agitazione proclamando per il giorno 27 febbraio una manifestazione in piazza del Plebiscito a Viterbo, per le problematiche in precedenza rappresentate e divulgate dai vari organi di stampa.
Sappe
Osapp
Cisl
Sinappe
Cgil
Uil
Uspp
Fsa/Cnpp