Riceviamo e pubblichiamo - In questi giorni di fermenti elettorali molti pseudo-musicisti cominciano a suonare le trombe e i tromboni e fra quest'ultimi uno dei più stonati se la prende con il nostro sindaco uscente Giancarlo Gabbianelli.
Questi sciacalli specializzati solo nel linguaggio politichese non sono mossi da sani e leciti motivi di costruttivo dissenso politico, ma li rode l'invidia - la gelosia - l'astio nel constatare che Gabbianelli (nei 9 anni del suo mandato) ha realizzato molto, certamente di più di tanti suoi predecessori.
Quel che fa senso non è tanto il controcanto di chi opera in altri cori, ma è soprattutto l'ipocrita falsità di chi... davanti ti lecca e dietro ti attenta...! Infatti è proprio vero il detto "dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io", talché ritengo ingiusta l'asserzione di quell'ipocrita bugiardo che ti accusa di non aver fatto ciò che avevi promesso agli elettori. Giancarlo vai avanti, non ti curar dei loro meschini giochi politici. Non cedere alle lusinghe, agli intrallazzi di Palazzo per la ricerca di appagare anche tu come loro, i soli personali e privati interessi.
Il popolo Viterbese non si riconosce in questi personaggi e con saggezza e coscienza sa chi ha cercato di fare il bene per la città nonostante gli intoppi capitati per caso o voluti da qualcuno come inciampo.
Esimio sindaco, io sono un'elettrice convinta che hai dimostrato di mantenere fede a quanto affermato all'inizio di questo tuo ultimo mandato, quando citando le parole di Sant'Agostino dicevi "...alcuni esercitando un comando, non fanno in realtà altro che prestare un servizio a coloro cui sembrano comandare..." e tu di queste parole, dell'orgoglio di primeggiare per amore di provvedere, ne hai fatto il tuo credo del fare.
Hai contribuito a cambiare in meglio il volto della città che qui di seguito voglio solo accennare: recupero di Santa Maria in Gradi con la superba università, la viabilità che permette un più agile spostamento da una parte all'altra, il semianello, la piscina comunale, la chiesa delle Fortezze, il nuovo Tribunale e gli Uffici giudiziari, il teatro Unione tornato al suo antico splendore, la nuova passeggiata di via Marconi che tanto ha fatto discutere alcuni commercianti ma che tanto piace allo...struscio viterbese... di ogni età.
Ma anche nel campo del lavoro si può notare la tua correttezza. Ed ancora nello sport che ti ha visto protagonista tenace e combattivo nella difesa della squadra di calcio Viterbese. Nella costruzione del nuovo stadio Rocchi e con l'edificazione di una splendida tribuna e di nuovi locali presso il campo scuola di atletica leggera.
Mi fermo qui per non essere prolissa ma mi corre l'obbligo di considerare anche le cose che, nonostante tutte le più buone volontà, non sono state realizzate: le terme comunali, la continuazione della Cassia, la prosecuzione del semianello e della superstrada Viterbo/Civitavecchia. Tutte opere già programmate e prossime al via con le precedenti amministrazioni provinciale e regionale e che ora sono ferme a causa della diversa valutazione e colorazione politica attuale.
Non ci rimane che sperare nelle nuove prossime elezioni o nel buon Dio che illumini il senno di chi ci governa come è già avvenuto con l'aeroporto. E anche di questo ti siamo grati caro Gabbianelli, perché all'insegna di "aiutati che Dio ti aiuta" hai fatto tanto e veramente tanto affinché venisse presa la decisione di fare a Viterbo il nuovo scalo aeroportuale che certamente molto di buono porterà a tutti noi.
La fascia tricolore che pur non essendo viterbese hai indossato con orgoglio, è stata concretamente onorata dal tuo comportamento e te ne viene dato atto da tutti noi. Noi gente semplice, ricchi e poveri, uomini e donne, vecchi e giovani, in qualità di attenti elettori ti riconosciamo il diritto di sentirti uno di noi perché pur essendo il primo cittadino (eletto con grande maggioranza 58% dei voti) hai sempre ascoltato con semplicità, umiltà ed attenzione i cittadini, le realtà imprenditoriali e culturali.
Le nostre aspirazioni ed i nostri sogni hanno trovato sempre la porta aperta del tuo ufficio quale fucina di tutte le tue iniziative politico/amministrative.
Noi ti salutiamo e ti ringraziamo e ti auguriamo le migliori fortune.
Ciao amico.
Egidia Todini