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Antonio Filippi
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- La gestione pubblica dell'acqua è a rischio se il clima rissoso tra i soci di Talete non lascia spazio alla discussione.
A lanciare l'allarme è Antonio Filippi per il forum L'acqua di tutti.
Il pericolo, secondo Filippi è quello di mettere l'acqua in mano a privati, ricorrendo a finanziamenti da parte di istituti di credito.
Con il rischio che a pagare siano i cittadini che vedrebbero lievitare le bollette.
"Anche l’ultima assemblea dei soci della Talete s.p.a. è finita come purtroppo da noi annunciato - scrive Filippi - il clima rissoso con accenti arroganti che si registra da tempo all’interno dell’assemblea dei soci, non aiuta a risolvere i problemi, che ci sono e soprattutto, mette a rischio il percorso della gestione pubblica del ciclo idrico.
Il Forum chiede alla consulta dei sindaci che si riuniranno giovedì 28 febbraio di mettere fine all’odissea dei lavoratori ex Ciet e dei dipendenti del Siit che hanno pieno titolo ad essere inseriti nella Talete.
Chiediamo ai sindaci di non accettare la proposta di affitto di ramo di azienda per l’acquisizione del Siit, come formulata dal vertice aziendale, cosi come è sicuramente da rigettare la richiesta assurda del pagamento di oltre 600 milioni di euro per il know-how rivendicato dal comune di Viterbo per la Robur, tutto ricadrebbe sulle tasche dei cittadini con le tariffe.
Ma la cosa che ci preoccupa di più è la proposta del c.d.a. della Talete di chiedere finanziamenti privati per coprire la gestione ordinaria.
Siamo venuti in possesso di un documento dove è descritta la richiesta di operazioni finanziarie utilizzando la formula del project-finance che nulla a che vedere con la missione della Talete e l’acqua pubblica.
Il project-finance è uno strumento di finanza che consente il finanziamento di opere di pubblica utilità, limitando l’apporto di fondi pubblici e che assicura ai finanziatori privati, il ritorno del capitale, attraverso flussi di cassa e dei ricavi per i prestiti operati.
Esaminando le carte non c’è traccia di progetti specifici, quindi è solo richiesta di finanziamento per la semplice gestione.
Attenzione non possiamo consegnare il “valore acqua” alle banche !
Il contratto prevede che la Talete una volta ottenuti i finanziamenti, deve aprire presso uno degli istituti finanziatori, un “conto ricavi” dove versare qualunque tipo di entrate sociali, ed un”conto riserva del debito” dove accumulare un ammontare minimo a garanzia del debito.
A Talete è concesso di aprire il “conto incassi” presso Poste Italiane dove dovranno essere accreditate le tariffe incassate, in ogni caso, il saldo positivo di tale conto dovrà essere quotidianamente versato sul “conto ricavi”.
Avvertiamo tutti i cittadini che se questo si dovesse decidere, l’acqua pubblica andrà a finire in mano alla finanza privata quindi addio al contenimento dei costi e delle tariffe, pagheremmo l’acqua a caro prezzo.
Il Forum fa appello a tutti i sindaci e al presidente della Provincia per evitare tale sciagura.
La Talete deve rimanere strumento per la gestione pubblica dell’acqua e deve utilizzare al massimo le risorse pubbliche come quelle messe a disposizione dalla Regione Lazio.
Il Forum sosterrà con forza questa posizione insieme a tutti coloro che non vogliono consegnare l’acqua alla speculazione e al profitto, e vogliono mantenere l’acqua un diritto universale".