Riceviamo e pubblichiamo - Le elezioni del 13 aprile rivestono un’importanza senza precedenti nella storia politica del nostro paese. Per la prima volta saremo chiamati a decidere non più tra centrodestra e centrosinistra, ma tra vecchia e nuova politica.
In questi ultimi 14 anni i due schieramenti si sono alternati più volte al governo presentandosi ad ogni tornata elettorale come antagonisti tra loro; ma con quale bilancio per l’Italia? L’economia arranca, le tasse sono arrivate a livelli insostenibili, il futuro dei giovani è oscurato dall’ipoteca di un continuo precariato. Insomma questo sistema bipolare ha prodotto un bilancio disastroso e fallimentare che è sotto gli occhi di tutti.
Oggi le principali forze politiche di entrambi gli schieramenti cercano di camuffarsi e farsi passare come nuove e innovative cambiando nome, simbolo e organizzazione, ma, in realtà, la sostanza non cambia perché le persone ai vertici sono sempre le stesse. Veltroni è stato già al governo nel 1996, quando era vice presidente del consiglio nel primo gabinetto Prodi ed è stato uno dei leaders dell’Ulivo per molti anni.
Ancora più clamoroso è il caso di Berlusconi che, dopo aver subito due sconfitte elettorali, si ricandida per la quinta volta alla guida del governo. Veltroni e Berlusconi rappresentano la vecchia politica, la politica della “casta” e degli inciuci (perché la legge sul conflitto d’interessi non figura nel programma del PD?).
Ora però la vera alternativa è possibile. Il 13 aprile gli italiani che sono stanchi di questo sistema bipolare fasullo potranno votare per la Rosa Bianca, un nuovo movimento di centro che si propone di rinnovare il sistema con la buona politica fondata sull’etica e sui valori del bene comune e della persona. Cambiare è possibile! Sta a noi dare concretezza a questa speranza.
Marco de Grandis
Comitato promotore Viterbese della Rosa per l’Italia
Libertà e solidarietà