Riceviamo e pubblichiamo - Purtroppo avevamo ragione. La recente dichiarazione di Giuseppe Tedeschi, presidente della pro loco di Ciampino, ci mostra e dimostra tutte le pericolosità di un aeroporto di vasto flusso che noi avevamo segnalato, tra i pochissimi e molto isolati, non più di due settimane fa.
Parlando a nome di centinaia di cittadini ho il dovere di segnalare come nessuno voglia mettere in discussione gli effetti indubbiamente positivi che uno scalo aeroportuale possa portare sul nostro territorio.
L’indotto economico e, anche se in minima parte, quello prettamente turistico ne beneficerebbero indubbiamente.
Gli elementi negativi, tuttavia, stanno crescendo sempre di più a causa della decisione di trasformare Viterbo non più nella sede del terzo bensì del secondo scalo del Lazio prevedendo, come avevamo anticipato, la chiusura di Ciampino ai voli commerciali.
I 150-180 aerei giornalieri (che nell’ora di punta significano 1 ogni 3 minuti), come sostiene il presidente della pro loco del comune romano, non potranno che essere distruttivi per la salute della cittadinanza, senza alcuna distinzione tra coloro che abitano in prossimità e coloro che vivono meno vicino all’attuale Fabbri considerato, infatti, che la sede aeroportuale dista meno di 2 km dal centro abitato.
Non volendo la nostra essere una sterile polemica, intendiamo solo far presente alla cittadinanza di essere vigili nei confronti delle istituzioni che siederanno in conferenza di servizi (organo di valutazione e decisionale) affinché i membri (politici e tecnici) che vi parteciperanno abbiano la piena coscienza che i viterbesi sono attenti al loro futuro e che le decisioni che costoro prenderanno saranno attentamente vagliate dalla popolazione.
Non solo, dopo la preoccupazione e l’appello rivolto alla cittadinanza, vogliamo riproporre la stessa provocazione posta quindici giorni or sono e che ha già fatto inciampare più di qualcuno.
I posti di lavoro del prossimo scalo che fine faranno?
Possibile che noi viterbesi dovremo prenderci solo il marcio di un aeroporto, solo il rumore, solo lo schifo che respireremo (o respireranno i nostri figli, chissà) e siano altri a godere dei benefici?
Perché si continua a parlare di Adr? Come mai hanno già stabilito chi dovrà gestire l’aeroporto? Perché nessuno (pochi, per la verità) insistono per la gara? E soprattutto, con la chiusura di Ciampino, pensiamo che gli attuali lavoratori saranno tutti licenziati?
Siamo vigili, cari viterbesi, facciamo attenzione a saper cogliere e cogliere bene una delle poche opportunità che ci si presentano.
Poniamo la nostra attenzione su quanto potrà cambiare il nostro futuro, il futuro dei nostri figli.
Daniele Sabatini