Riceviamo e pubblichiamo la lettera che i cittadini di Tarquinia contro il carbone hanno inviato a Sandro Fontecedro, direttore della divisione generazione ed Energy Management dell’Enel
- Il Movimento dei Cittadini no coke di Tarquinia, in occasione del Consiglio Comunale aperto sul tema del “carbone” che si terrà il prossimo 11 febbraio,alle ore 16, invita il sig. Sandro Fontecedro, nostro concittadino, a partecipare e a prendere voce come rappresentante della società elettrica che ha scelto il carbone come combustibile.
Dato l’alto livello scientifico e tecnico dei relatori invitati dal movimento per dimostrare la pericolosità del carbone e la non economicità dell’uso di questo combustibile per il territorio, che si esprimerà in termini di perdita di posti di lavoro, saremmo lieti se Lei venisse e invitasse a parlare i migliori tecnici che hanno partecipato al progetto, affinché si possano mettere a confronto i dati che emergono come un pericolo per la salute, e quelli propugnati dall’ente elettrico.
Quello che vorremmo realizzare è essenzialmente un contradditorio, come quello che si è svolto il 17 Luglio 2007 presso il ministero della Salute, dal quale è scaturita la richiesta di riapertura della conferenza dei servizi per i forti dubbi sulla pericolosità per la salute dell’uso del carbone in un territorio che ancora deve essere bonificato e risarcito per l’inquinamento di 50 anni di servitù energetiche.
L’esempio più doloroso per Tarquinia è Sant’Agostino, un tratto di costa a dune naturali, distante due km da TVN, che ha ormai il terreno compromesso dalla quantità di arsenico, metallo pericoloso per l’ambiente e per l’uomo, proveniente dall’uso di combustibili fossili.
L’arsenico ormai è arrivato alle falde acquifere; le analisi degli enti preposti al controllo sono incontrovertibili, nulla è valso andare in deroga ai limiti di legge, l’arsenico non è tollerato dall’organismo umano e dall’ambiente, neanche se la legge decide che si possa rendere potabile l’acqua.
Questo per dimostrare alla cittadinanza che la nostra lotta si basa sulla forza dei migliori scienziati e dei migliori medici che coscienziosamente analizzano i dati allarmanti dell’inquinamento e delle loro fonti.
Dal Nord al Sud dell’Europa si è ormai estesa la pandemia “silenziosa”, quella delle persone malate a causa dell’inquinamento; oggi quelle persone non possono più non essere ascoltate, così come non possono rimanere inascoltati i tantissimi medici coraggiosi che hanno fatto luce sulle cause di tante malattie e non sono disposti a piegarsi ai poteri forti, colpevoli di “uccidere a norma di legge”.
Con questo invito ci auguriamo che Lei possa venire, anche soltanto per leggerLe la lettera di risposta a quella che lei stesso inviò al Movimento no coke durante lo sciopero della fame del mese di aprile.
Ricordiamo che scelse il vescovo come ambasciatore per consegnare la lettera a noi indirizzata; non abbiamo testimonial di eccezione, non abbiamo spot miliardari da esibire, per risponderle utilizzeremo solo la scienza e la ragione.
Come è ragionevole pensare, non è ammissibile che la sua posizione possa rimanere così distante dai confronti pubblici; è così orgoglioso di farsi fotografare alla consegna di elemosine agli ospedali, magari, chissà, così pieni di patologie cardio-vascolari proprio a causa dell’inquinamento; eppure, sino ad oggi, lei si è sempre sottratto ad un confronto con i suoi concittadini.
Strano, data l’ostentata sicurezza delle sue ragioni. Ora, però, non può più tirarsi indietro. Se vuole dialogare con il territorio, spiegare i suoi perché, deve venire a parlare il prossimo 11 febbraio, al Consiglio Comunale aperto. Noi saremmo lì ad aspettarla, con la forza della nostra ragione e la lucidità del nostro senso di civiltà.
Movimento dei cittadini no coke Tarquinia