|
Copyright Tusciaweb |
Riceviamo e pubblichiamo
- L’associazione Gestori Centro Commerciale Top16, in riferimento alla nota stampa diramata dal sindaco Mauro Mazzola per conto ed in nome del Comune di Tarquinia, intende sottolineare alcuni punti.
Si chiede al consiglio comunale della città di Tarquinia di chiarificare alla pubblica opinione se la concessione dei patrocini da parte del comune è soggetta, come nel resto d’Italia o meno, alla discplina di un regolmento vigente oppure è lasciata alla piena ed insindacabile discrezionalità degli assessori o del primo cittadino pro-tempore ed in carica.
Nella pubblica riunione convocata il 15 gennaio dal Comune, presso l’aula consiliare, alla quale sono state invitate le associazioni locali, tra le quali anche l’AssoGestoriTop16, per organizzare il carnevale 2008, il centro commerciale cittadino proponeva un articolato programma che prevedeva il coinvolgimento di bambni ed adutlti con cacce al tesoro, concorso di disegni che avrebbe coinvolto come è stato, tutte le scuole materne ed elementari, esibizioni di artisti di strada (tutte a titolo gratuito) e le due iniziative denominate veglione Buttesco e dello sport (a pagamento - 20.00 euro - presso il ristorante interno Il Ditirambo - del Top 16) nel corso delle quali ci sarebbero state (come è stato) ricostruzioni di ambienti maremmani e degustazioni gratuite di piatti tipci locali nonché rconoscmenti per gli atleti locali e per per tutte le associazioni sportive.
Nell’ambito di detta runione, alla quale erano presenti gli assessori Rosati e Celli (e soltanto di sfuggita il sindaco), l’AssoGestoriTop16, specificando che non avrebbe richiesto contributi pubblici, avanzava la richiesta che le manifestazioni potessero essere inserite nel quadro delle manifestazioni del Carnevale 2008.
Gli stessi assessori presenti invitavano (e tutti sono testimoni) a formalizzare le richieste nel più breve tempo possibile data l’imminenza del Carnevale anche in relazione ai manifesti e volantini pubblicitari che ognuno, per proprio conto, avrebbe dovuto far stampare.
Il 18 gennaio l’AssoGestoriTop16 depositava presso l’ufficio protocollo del Comune di Tarquinia la richiesta di patrocinio gratuito e l’uso dello stemma della città di Tarquinia fornedone direttamente e contestualmente copia alla segreteria del sindaco affinché lo stesso fosse tempestivamente informato.
Nei giorni seguenti tale data, vista l’urgenza di stampare materiale informativo, l’AssoGestoriTop16 si rivolgeva direttamente presso gli assessorati preposti i quali confermavano il nulla osta nell’attesa delle delberazioni ufficiali.
Occorre sapere che in casi contigenti e nelle more dell’urgenza è prassi consolidata se pur irrituale, da anni fino ad oggi, che i patrocni comunali a Tarquinia corrano anticipatamente, agli stretti fini organizzativi delle manifestazioni, per via telefono.
Ed è per questa ragione che si chiede, ora, alla luce dei disdicevoli e squallidi fatti accaduti, l’autorevole intervento del consiglio comunale di Tarquinia, anche nella considerazione e nella constatazione che nei manifesti e volantini fatti stampare e divulgare dallo stesso comune di Tarquinia a firma del stesso sindaco (Mauro Mazzola), degli assessori Roberto Rosati e Sandro Celli, nonché del presidente dell’Università Agraria Alessandro Antonelli, sotto i loghi della città di Tarquinia e dell’ente agrario, veniva affermato “...e la festa continua al Top16”.
Il 30 gennaio, a dodici giorni di distanza dalla richiesta di patrocino, senza alcuna nota ufficiale che dal Comune fosse pervenuta, nel frattempo, in relazione alla non patrociniabilità degli eventi previsti (o di alcuni di essi) dal Top16, l’Assogestori è raggiunta dal provvedimento di diffida del sindaco Mauro Mazzola (a manifestazioni in gran parte già avvenute e delle quali tutta la stampa provinciale e quella via internet aveva dato notizia da giorni compreso il patrocinio), al fine di oscurare ogni riferimento ad un patrocinio che non si capisce se non sia mai stato accordato oppure inizialmente concesso (forse dagli assessori) e poi revocato (sicuramente dal sindaco).
Nonostante l’AssoGestoriTop16 abbia richiesto al sindaco, il 31 gennaio tramite il proprio legale, di revocare il provvedimento, per tutti i motivi che sono stati esposti, lo stesso reiterava, il 2 febbraio, la diffida.
L’AssocazioneTop16 prendendo necessariamente atto, pur malvolentieri, di un provvedimento ritenuto ingiusto da parte della massima autortà cittadina, provvedeva comunque ad espletare, nei limti del possibile, quanto richiesto nella diffida.
Ma di fronte all’imposizione di dover andare ad oscurare i riferimenti fatti al comune di Tarquinia anche nei volantini e manifesti già distribuiti, nell’impossibilità materiale di andare a bussare, di fatto, nel corso di una notte, alla porta delle abitazioni di ogni cittadino di Tarquina in possesso dei volantini incriminati, l’associazione decideva di dare, suo malgrado, diffusione, alla prima occasione utilile, di un provvedimento pubblico al quale lo stesso ente che lo aveva emesso non aveva dato l’adeguata pubblicità.
L’AssoGestoriTop16 non aveva nulla nascosto fin dall’inizio della storia. D’altronde tutto era stato reso noto al comune di Tarquinia, comunicato alla Questura di Viterbo, al commissariato della polizia di stato di Tarquinia ed alla polizia locale. Niente di illegale, niente di cui vergognarsi.
Per scrupolo di coscienza occorre interrogarsi: perché mai il Comune di Tarquina ed altri Enti Pubblici locali, in passato ed oggi, abbiano, in ogni caso, concesso a manifestazioni, sagre e mostre organizzate da assocazioni, privati, artisti e scrittori il patrocinio, concedendo anche l’uso gratuito di sale pubbliche.
Non solo: con i pubblici denari hanno talvolta stampato, per loro conto, manifesti e concesso addirittura contributi quando allo stesso tempo, gli interessati, nel corso delle stesse iniziative, percepivano compensi da parte di avventori o appassionati nel somministarare cibi o vendendo le proprie opere.
Quale è la linea di confine che separa il pubblico ed il privato nella concessione dei patrocini?
A differenza del sindaco di Tarquinia, l’AssogestorTop16 non emette sentenze di pubblico ludibrio nei confronti di chicchessia.
Ispirandosi ai princpi della libertà intellettuale rimette ogni considerazione, favorevole o contraria, all’intelligenza dei cittadini in relazione alle notizie che ciascuna delle parti in causa e per proprio conto, ha diffuso.
Gulio Carra
AssoGestoriTop16