Riceviamo e pubblichiamo - Mentre a Viterbo, a Palazzo dei Priori , si gettavano le basi per vigilare sulla sicurezza sul lavoro, un’ennesima strage sterminava una intera famiglia alle porte della città.
“Non si può parlare di sicurezza e poi assistere ogni giorno alla morte di tanti padri di famiglia a causa del lavoro”: è quanto affermato da Massimiliano Bonuzzi, coordinatore nazionale Sicurezza dell’Ugl Agenzie Fiscali e dalla segretaria Territoriale Ugl Margherita de Cesare, durante un incontro avuto con il sindaco Giancarlo Gabbianelli.
La de Cesare e Bonuzzi hanno esposto al sindaco l’obiettivo sicurezza sul lavoro come cardine del sindacato, così come anche ribadito dal segretario generale, Renata Polverini.
La proposta dell'Ugl in merito è di istituire una commissione Sicurezza: Le leggi in vigore, infatti, attribuiscono alle Regioni specifiche competenze in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro ed è quindi fondamentale che, parallelamente a ciò, si crei in ambito comunale una struttura simile, di supporto ai lavori regionali.
Il sindaco Gabbianelli, entusiasta dell’iniziativa, ha approvato pienamente il progetto assicurando la collaborazione del Comune, affinché si faccia un gesto concreto in un delicato settore di primaria importanza per la collettività.
La commissione oltre che come punto di incontro e di monitoraggio delle maggiori criticità della Sicurezza sul lavoro, si propone di effettuare incontri formativi e conoscitivi con datori di Lavoro, responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione e con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, nonché di effettuare sopralluoghi sui posti di lavoro, al fine di riscontrare e segnalare la mancata applicazione della normativa vigente
La struttura si propone di far comprendere al mondo del lavoro e in particolare ai titolari delle imprese, designati anche come datori di lavoro, che il mancato rispetto della normativa in materia di sicurezza è un danno non solo per il lavoratore, ma anche per il datore di lavoro e per i titolari delle imprese.
Si renderà necessario il coinvolgimento degli enti pubblici e locali preposti alla vigilanza in materia, delle organizzazioni sindacali e di categoria, indicati anche al fine di vigilare il lavoro sommerso dove è presente la maggiore casistica di infortuni sul lavoro.
All’interno della commissione si dovrebbe quindi creare un tavolo tecnico focalizzato sulle problematiche del lavoro non regolare, utile a supportare tecnicamente e ad agevolare i lavori della commissione stessa, ed in modo tale da definire una “mappatura” degli interventi di prevenzione da avviare sul territorio regionale e disporre di un quadro di insieme dei dati disponibili sul fenomeno del sommerso.
Ugl