Riceviamo e pubblichiamo - E’ ormai certo: siamo in campagna elettorale! E dunque Paolo Caravello, ex An e ora tra i responsabili locali della “Destra”, pensa bene di mettersi in mostra con un argomento di facile presa sul cittadino.
Infatti, il consigliere della V circoscrizione, si fa paladino (buon ultimo) per la riapertura dell’ufficio anagrafe, ospitato fino all’autunno 2006 presso i locali della Polizia Municipale di via Monte Cervino e chiuso per decisione dell’ufficio decentramento di Palazzo dei Priori, stessa sorte toccata anche agli uffici similari della IV e della I circoscrizione.
Il buon Caravello spaccia per possibile qualcosa che, invece, non lo è, almeno nei termini da lui proposti.
Si dice infatti “pronto a rinunciare ad usufruire della stanza destinata (sempre presso i locali della polizia municipale) all’attività dei consiglieri circoscrizionali per destinarla all’ufficio anagrafe”. Dice anche di poter contare su alcuni dipendenti che, da lui all’uopo interpellati, sarebbero disposti ad effettuare alcune ore di servizio presso i locali di via Monte Cervino.
Ma dimentica che:
1) non si tratta di questione di locali. Infatti, la IV circoscrizione dispone di locali idonei, precedentemente utilizzati per l’ufficio anagrafe e che sono tuttora disponibili.
A ciò si aggiunga che i locali dell’Ellera godono delle stesse prerogative: parcheggio accessibilità ampio bacino di utenza, limitrofo con i quartieri della V circoscrizione e quindi utilizzabili anche dai residenti di quest’ultima. E dunque nulla osterebbe a riportare in questa sede l’ufficio anagrafico periferico, capace di soddisfare le esigenze della maggior parte dei residenti viterbesi.
2) problema personale addetto all’ufficio: non si tratta solo di trovare “chi sarebbe disposto a venire per qualche ora”, ma di un problema più complesso che investe i dipendenti comunali destinati a questo settore che vuoi per malattia o per altre cause non sono in grado di garantire una presenza presso gli uffici, anche se sotto forma di “rotazione”. Per i motivi (che ben conosce ma fa finta di ignorare) il cons.
Caravello si rivolga ai rappresentanti sindacali del comparto dipendenti pubblici.
E poi… Caravello si dice” disposto” al grande sacrificio: ma gli altri consiglieri e il presidente, cosa ne pensano? Ma soprattutto, sembra dimenticare un particolare (e per questo la proposta di Caravello sa tanto di …carità pelosa): le circoscrizioni sono quasi certamente destinate a scomparire: per cui ne consegue che la “stanza” potrà essere disponibile a prescindere dagli intenti sacrificali di Caravello!
Per questo, quindi, la sua ha tutta l’aria di una mossa propagandistica pre-elettorale e per questo, a mio avviso, avrebbe fatto più bella figura a non sbatterla in prima pagina, perché sa tanto di bluff…
M. Grazia Panella