- Imprese di Viterbo e Rieti sulla via dell’innovazione.
Il Parco scientifico e tecnologico dell’Alto Lazio accompagna le imprese di Viterbo e di Rieti sulla strada dell’innovazione.
Firmate nei giorni scorsi da Alessandro Mazzoli, in qualità di presidente del Parco, le convenzioni con esperti e professionisti del Centro per l’Innovazione tecnologica e lo Sviluppo del Territorio dell’Università della Tuscia e della Società Innova.T.I. srl che aprono la fase esecutiva del progetto Air (Accompagnamento all’innovazione delle imprese reatine e viterbesi), che si concluderà il 31 ottobre del 2008.
Il Parco è gestito da una società consortile nata nel dicembre 2005 allo scopo di promuovere lo sviluppo del sistema produttivo e della pubblica amministrazione e ha come soci fondatori la Provincia di Viterbo e quella di Rieti, il Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti, Filas (Finanziaria per lo sviluppo) e il Parco Scientifico d'Abruzzo. A questi si è di recente aggiunto l’Università degli Studi della Tuscia con il suo bagaglio di esperienza nei settori della ricerca e del trasferimento tecnologico
“Il progetto spiega il presidente Mazzoli è nato con il contributo di Filas e prevede che gli esperti individuati possano prestare consulenza alle imprese reatine e viterbesi operanti nel settore dell’innovazione, allo scopo di sviluppare nuovi prodotti da immettere poi sul mercato mondiale”.
“Air conclude è un valido strumento per promuovere l’innovazione nelle due province, coinvolgendo quei professionisti che possono garantire l'elevazione del livello tecnologico del tessuto produttivo e la valorizzazione delle risorse umane”.
Nelle prossime settimane le associazioni di categoria di Viterbo e Rieti verranno contattate per incontrare i responsabili del progetto, così da sensibilizzare un’ampia partecipazione delle imprese. Nel frattempo, verranno predisposti questionari e interviste da sottoporre alle singole aziende per inquadrare quali sono le potenzialità innovative e le prospettive di mercato delle diverse realtà imprenditoriali.
Il progetto è realizzato con i fondi che fanno capo al Docup Obiettivo 2, il documento unico di programmazione, che permette alla Regione di attuare le politiche europee di aiuto alle zone svantaggiate, che nel Lazio sono appunto le cosiddette aree Obiettivo 2.
Per il consigliere della società consortile, Andrea Ferroni, si tratta di un primo e valido esempio delle potenzialità del Parco scientifico nelle attività di supporto al rilancio delle imprese del nostro territorio, unendo per la prima volta le peculiarità delle province di Rieti e Viterbo.