Riceviamo e pubblichiamo - La centrale a biomasse di Barbarano è concepita per produrre soltanto energia elettrica, senza cogenerazione, cioè senza produzione di calore.
Il rendimento del ciclo completo di trasformazione da biomassa a energia elettrica è circa il 25%, mentre la restante parte a cento è energia termica perduta nella condensazione del vapore, perdite varie e rendimento meccanico delle macchine.
Considerando per di più che il costo della biomassa vegetale alla bocca della fornace è abbastanza rilevante, si può affermare che questa tipologia di impianto non presenta risultati economicamente interessanti, anzi genera perdite.
Non abbiamo avuto modo di esaminare il piano finanziario elaborato per questa iniziativa, ma abbiamo calcolato quale potrebbe essere lo scenario economico della centrale, utilizzando delle informazioni, mediamente generali, disponibili.
A) RICAVI
Considerando un prezzo sovrastimato dell’energia elettrica incluso i certificati verdi di 205 Euro/MEw
il ricavo per 350 giorni/anno di produzione è Euro 8,6 milioni/anno
B) USCITE
1) costo biomassa: considerando il costo della biomassa alla bocca della fornace inclusi raccolta, trasporto, essiccamento, confezionamento in accordo alle specifiche richieste del costruttore della fornace di Euro 50 per tonnellata
il costo della biomassa è Euro 5,1 milioni/anno
2) costo del personale: considerando l’impiego di 36 unità, inclusi dirigenti, turnisti, impiegati
il costo del personale è Euro 1,2 milioni/anno
3) costi operativi: considerando materiali ausiliari, gestione, assicurazione, fax, tel., smaltimento rifiuti,etc
il costo operativo è Euro 0,6 milioni/anno
4) costo manutenzione: considerando l’1% del valore del macchinario, stimato in 10 milioni di Euro,
il costo di manutenzione è Euro 0,1 milioni/anno
5) contributo al comune di Barbarano: Euro 0,2 milioni/anno
6) costo stimato della società Bioenergia (costituita per tale iniziativa): Euro 0,2 milioni/anno
7) tasse: solo come indicazione, non conoscendo il regime per queste iniziative
l’importo delle tasse è Euro 0,2 milioni/anno
IL TOTALE DELLE USCITE E’ Euro 7,6 milioni/anno
C) AMMORTAMENTO
Considerando un capitale residuo non convenzionato di 15 milioni di Euro (sul totale di 30), per un periodo di ammortamento di 15 anni, che corrisponde ad una aspettativa di vita dei CV
l’ammortamento è Euro 1,2 milioni/anno.
IL BILANCIO ECONOMICO (A meno B meno C) E’ Euro (-0,2 milioni/anno).
In definitiva l’esercizio della centrale non genera PROFITTO, bensì una PERDITA certa che potrebbe essere dell’ordine di 0,2 milioni di Euro.
Questo risultato è anche confermato da altre esperienze: rif. Convegno di Pisa 15-16/6/2005, stati generali delle rinnovabili, intervento Euroenergy: “L’intento di dar vita a una esperienza di generazione di energia elettrica da biomassa ha condotto alla realizzazione di una unica centrale da 14 Mw, ubicata in provincia di Crotone. L’elevato costo della materia prima, lievitata anche per effetto di altre tre centrali in Calabria, ha fatto desistere Euroenergy group da portare a compimento il proprio programma di realizzazione di altre due centrali.
L’investimento per questo tipo di centrali non è più remunerativo e il meccanismo dei certificati verdi offre poche garanzie.”
Inoltre, con la legge finanziaria 2008, di cui mancano ancora i Decreti attuativi, potrebbe verificarsi la condizione che per impianti costruiti dal 2009 non verrebbero riconosciuti i CV, se sono stati concessi altri incentivi regionali, locali, comunitari in conto capitale e/o interessi.
Anche da questo punto di vista, cioè lo scenario economico negativo, ci permettiamo di suggerire al comune di Barbarano di desistere da questa iniziativa.
Ingegner Carlo Denora