Riceviamo e pubblichiamo - Domenica prossima,10 febbraio, si celebrerà la “Giornata del Ricordo”, ricorrenza istituita nel 2004 per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”. (legge 92/2004, articolo 1, comma1).
Alle ore 12 il sindaco Gabbianelli si recherà presso Largo Martiri delle Foibe istriane, per deporre una corona di fiori ai piedi del monumento che ricorda Carlo Celestini, cittadino viterbese ucciso oltre sessanta anni fa. Alla cerimonia parteciperanno anche gli assessori, i capogruppo, nonché tutte le autorità invitate all’appuntamento e i cittadini che vorranno intervenire.
L’istituzione della “Giornata del Ricordo” ha permesso di far luce su una vicenda che per molti decenni ha rappresentato una pagina buia della storia italiana. Di passi avanti ne sono stati fatti, ma quello delle foibe rimane ancora oggi un dramma ancora poco conosciuto.
Oltre alle migliaia di italiani uccisi, infatti, circa 350.000 italiani abitanti di Fiume, dell’Istria e della Dalmazia furono costretti ad abbandonare i loro affetti, le loro case e le loro terre, per sfuggire alla repressione e la pulizia etnica attuate nei confronti dei nostri connazionali da parte dei partigiani del Maresciallo Tito.
Gli anni successivi furono segnati da pesanti discriminazioni e diritti negati, ma animati dal desiderio di veder restituita la dignità a tutti gli italiani scomparsi nelle foibe.
Comune di Viterbo