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Mazzoli
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Riceviamo e pubblichiamo
- Ricordare quelle vittime per noi è un dovere. Istria, Fiume e Dalmazia: l’Italia non può dimenticare, perché chi è morto non sta né da una parte, né dall’altra. E a tutti va restituita quella dignità per troppo tempo ignorata o peggio ancora negata.
La tragedia delle foibe è una pagina di storia rimasta per anni al buio, sulla quale oggi è giusto cercare di far luce partendo dalla commemorazione dei morti e dei profughi di quelle zone.
Il 10 febbraio 1947 ricorda il trattato di Parigi, che assegnò alla Jugoslavia il territorio occupato nel corso della guerra dall'armata di Tito. Con quell’atto l'Italia è risalita dal conflitto e dal regime fascista, gettando le basi della democrazia.
Ma questo periodo è stato segnato anche da una violenza cieca, con i partigiani di Tito che hanno assassinato, gettandoli nelle foibe del Carso, avversari politici o presunti tali, italiani e non.
Oggi non è più il momento delle strumentalizzazioni di parte: adesso occorre non dimenticare, tributando quel giusto riconoscimento ai familiari delle vittime, che finora non hanno mai avuto.
Alessandro Mazzoli
Presidente della Provincia di Viterbo